
Pochissimi i presenti ieri sera il Consiglio Comunale di Modica, con ordine del
giorno: “trivellazioni nel Val di Noto.
“Tra i consiglieri, molti gli assenti “eccellenti”, soprattutto, ci spiace dirlo, tra le file
dell’opposizione (da Ivana Castello a Mommo Carpentieri) – denuncia Antonio Ruta del Movimento Cento Passi -. Dalla discussione sono emersi alcuni elementi: il ricorso contro le concessioni regionali sarà presentato dal Comune (unica notizia positiva e speriamo presto
concretizzata); il Sindaco di Modica, parlando di petrolio, ha improvvisamente
rinunciato alle sue velleità leaderistiche sul comprensorio e ha, più comodamente,
“scaricato il barile” (siamo in tema!) contro la deputazione nazionale, ma solo
quella che sostiene il Governo nazionale (senza nemmeno lambire l’on. Minardo) e
la deputazione regionale, dicendo che lui, cioè un Sindaco che rappresenta
cinquantamila cittadini, oltre il ricorso, altro non può fare; gli unici consiglieri
di opposizione che hanno replicato, Cavallino e Medica, si sono quasi giustificati di
appartenere a quelle parti politiche attaccate dal Sindaco.
La sintesi politica della seduta: a Modica, “profumo di petrolio tra speculazioni
edilizie”, nessuno si “sporca” le mani contro l’attività estrattiva, nonostante essa è
contraria al buon senso, va a discapito del pianeta e condanna i nostri figli ad un
futuro potenzialmente disastroso.
L’attuale classe dirigente cittadina – conclude Ruta – forse proprio perché si parla di petrolio,
rinuncia al suo ruolo e gioca alla “farsa”: un carosello di parole inutili che si
perdono tra i fumi del monossido di carbonio stagnante tra il Corso Umberto I e la
statua del Monumento ai Caduti”.