Cosmetici: meglio in bustina monodose

I consumatori forse non se n sono accorti, ma le norme degli ultimi anni in fatto di cosmetici obbligano i produttori ad introdurre in etichetta il PAO (periodo after opening). Si tratta di un periodo, in giorni, mesi o anni, entro cui il prodotto aperto dovrà essere utilizzato; al termine del PAO il cosmetico va gettato. Per garantire la perfetta efficacia di questo tipo di prodotti alcune aziende li propongono in bustine monodose per cosmetici: più comode da trasportare, contengono quanto basta per una singola applicazione, in modo da non sprecare inutilmente il prodotto non utilizzato.

La questione
Stiamo parlando di qualcosa che avviene quotidianamente a chi controlla e verifica con frequenza i prodotti che utilizza. Facciamo un esempio, acquistiamo una crema per il viso contenuta in un tradizionale vasetto da 50 ml, che è più o meno il fabbisogno pe 6 mesi; la crema però si rivela leggermente grassa, quindi decidiamo di affiancarla ad una più leggera da usare di giorno, conservando quella già a aperta per la notte. Su entrambe i flaconi quasi certamente c’è l’indicazione di utilizzarne il contenuto entro 12 mesi, cosa che diviene difficile da realizzare. Basta ad esempio aggiungere al duo una crema ad alta protezione solare per l’estate, ed ecco che ci troviamo con due vasetti di crema che contengono ancora del prodotto ma che andranno buttati perché trascorsi i 12 mesi dall’apertura. Lo stesso può avvenire per molteplici altri cosmetici, come ad esempio shampoo, creme solari, lozioni per il corpo.

La soluzione
La migliore soluzione a cui le aziende sono giunte consiste nel confezionare i cosmetici in bustine monodose. Stiamo parlando di bustine piatte, che contengono abbastanza cosmetico per un singolo utilizzo, quindi una dose di crema per il viso o uno shampoo che si esauriscono dopo il primo utilizzo. Oltre a consentire di conservare al meglio il prodotto le bustine monodose permettono anche di trasportare senza problemi il cosmetico, ad esempio quando si va in viaggio, o nella borsetta per un utilizzo estemporaneo.

Quali materiali
Si fa presto a dire bustine monodose, se non si considerano le caratteristiche e le particolarità dei materiali che vanno utilizzati in queste situazioni. Oggi sono disponibili varie materie prime la scelta delle quali dipende dalle qualità del contenuto. Ci sono infatti creme ricche di olii, che portano quasi certamente a modifiche fisiche delle bustine in carta accoppiata con plastica. Meglio quindi sfruttare particolari materiali plastici, almeno per quanto riguarda il contatto diretto con il cosmetico. Questi materiali permettono di evitare l’ingresso all’interno della bustina di aria e raggi UV, che porterebbero ad n rapido deperimento del prodotto. Sono poi resistenti all’acqua e non vengono intaccati dagli ingredienti chimici del cosmetico stesso, quindi non modificano in alcun modo la composizione del contenuto, mantenendolo sicuro nel tempo. Tali film plastici dovranno essere resistenti anche all’alcool e sufficientemente robusti da non poter essere manomessi da un leggero schiacciamento. Scopri di più!

Il vantaggio delle bustine monodose
L’introduzione delle bustine mono dose ha consentito alle aziende di sfruttare ingredienti impossibili da usare in un cosmetico in vasetto o in barattolo. Pensiamo ad esempio alla vitamina C, o ad altre sostanze che deperiscono nel breve periodo.

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