
Delega al Governo per la promozione dei distretti culturali del Mezzogiorno ed in particolare del Sudest siciliano. E’ l’oggetto della proposta di legge dell’Onorevole Nino Minardo che va nella direzione del sostegno concreto da parte dello Stato a questo nuovo modello di governance territoriale per la valorizzazione del patrimonio culturale dei territori. Nonostante il dibattito a tal proposito sia da molti anni al centro di studi e politiche per il territorio, la percezione generale è di un’estrema difficoltà riscontrata nel trasferire studi e teorie a piani di gestione concreti, realmente attuati e di successo. Si è molto creduto al fatto che si potessero creare condizioni favorevoli per la creazione di distretti culturali. Così, malgrado siano stati fatti ingenti investimenti, e ancor più ingenti fondi siano stati allocati sul tema, manca, ad oggi, una chiara visione del distretto culturale e di come esso possa essere implementato nella realtà viva di un territorio. Nel sudest siciliano, ad esempio, c’è una gande ricchezza che deriva dalla tradizione millenaria, contadina e artigiana, ma anche dal patrimonio culturale, monumentale ed enogastronomico, ha risorse importanti ed è necessario creare una rete capace di attivarle. L’idea del distretto culturale può rappresentare la leva per metterle in moto e creare sviluppo con progetti finalizzati a integrare ad esempio il turismo balneare con quello ecologico, artistico, religioso ed enogastronomico dando vita ad una vera e propria industria per fare della cultura il suo fattore trainante e della destagionalizzazione dei flussi la sua carta vincente. Il mio progetto di legge intende dare forma e sostanza ai distretti; il Governo può attuare uno o più decreti legislativi diretti ad istituirli soprattutto nelle aree che hanno più difficoltà ad avviarli , assicurando la più ampia partecipazione di soggetti privati nonché quella , diretta o delegata, degli enti locali. I distretti culturali sono una grande opportunità per la promozione del turismo culturale, la salvaguardia e la tutela dei beni. Se ben strutturati e sostenuti segnerebbero un grande passo avanti per tutto il territorio nazionale che detiene il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’Unesco al mondo.