La magistratura inquirente di Ragusa ha disposto l’esame autoptico sul corpo del bimbo di 6 mesi trovato morto martedì sera in un’abitazione di Comiso, dove abitava con la mamma romena e il suo compagno di origini tunisine.
La Procura della Repubblica ha delegato il professore Giulio Di Mizio dell’Università ‘Magna Grecia’ di Catanzaro che dovrà stabilire le reali cause della morte(mercoledì la Tac eseguita nel Policlinico di Catania ha riscontrato la frattura del braccio).
Si vuole capire se la frattura sia avvenuta prima o dopo la morte.
Intanto il pubblico ministero, Santo Fornasier, ha disposto il sequestro della casa. La madre e il convivente sono stati interrogati per ore.
Era stata proprio la donna a chiamare il 118 ma solo alle 16 di martedì scorso e secondo la sua versione non aveva verificato le condizioni di salute del bimbo dalle 4 del mattino, ovvero dopo che lo aveva allattato e messo a letto.
C’è un buco di 12 ore che gli investigatori intendono ricostruire considerato che un lattante ha bisogno di cure e attenzioni almeno ogni 4-6 ore. Al momento i due conviventi non risultano indagati, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per poter eseguire l’autopsia del bambino che forse verrà effettuata sabato mattina nell’Istituto di Medicina legale di Catania.
