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Accreditamento istituzionale e certificazione di qualità per il servizio trasfusionale per l’Avis: un percorso lungo 18 anni

Si completa, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del Rinnovo dell’autorizzazione e dell’accreditamento del Servizio Trasfusionale e delle sue articolazioni organizzative di Modica e di Vittoria, un percorso che è iniziato nel 2014 con il primo accreditamento, proseguito con il rinnovo conseguito nel 2016. Assieme al Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale – SIMT-, in un contesto di condivisione e di piena integrazione, e tutte le dodici le AVIS della provincia di Ragusa, presenti in ognuno dei 12 comuni iblei, hanno conseguito tale accreditamento.

Infatti, con cadenza biennale il Centro Regionale Sangue, per tramite dei valutatori nazionali del Sistema Trasfusionale, provvede a verificare il mantenimento dei requisiti previsti dall’attuale normativa al fine di autorizzare e accreditare – o meno – le varie strutture trasfusionali operanti sul territorio regionale. Tale autorizzazione e accreditamento consente, alle varie strutture sanitarie – non solo ai Servizi Trasfusionali – di poter operare per il Servizio Sanitario Nazionale/Regionale. Il mancato superamento di tali visite ispettive di verifica impedisce tale operatività; si tratta, infatti, di un accreditamento istituzionale che deriva da una specifica normativa generale e di settore. Le visite ispettive sono state svolte da due valutatori nazionali che hanno verificato, in tutti e tre i Servizi Trasfusionali e nella sede dell’AVIS di Ragusa – capofila -, tutti i 64 requisiti previsti dalla specifica check list redatta dal Centro Nazionale Sangue.

Il mantenimento di tale fondamentale obiettivo è possibile grazie alla piena collaborazione tra la struttura pubblica – il Servizio Trasfusionale dell’ASP di Ragusa – e le strutture private, quale deve essere considerate l’AVIS. Solo la piena e completa integrazione di queste strutture consente di conseguire quegli obiettivi comuni, provinciali regionali e nazionali, che identifica il sistema SIMT-AVIS come modello virtuoso di buona prassi.

Nel contesto di tale clima “ispettivo” si è inserito anche il rinnovo della Certificazione di qualità dello stesso sistema SIMT-AVIS. In questo caso si tratta di una scelta non obbligatoria, ma su base volontaria, di rispettare i requisiti presenti nella specifica norma ISO 9001-2015. La visita ispettiva è stata svolta da due ispettori dell’ente certificatore Certiquality che hanno svolto la loro ispezione presso i SIMT di Ragusa e di Modica e le sezioni AVIS di Giarratana, Santa Croce e Modica. La certificazione ISO è stata conseguita nel 2000 dall’AVIS Comunale di Ragusa, nel 2006 dal SIMT di Ragusa con le AVIS Comunali di Chiaramonte, Giarratana, Monterosso e Santa Croce.

Nel 2011, con la unificazione dell’Azienda Ospedaliera con l’ASL di Ragusa, la certificazione è stata ottenuta anche per i SIMT di Modica e di Vittoria e le AVIS Comunali di Acate, Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Scicli e Vittoria-Scoglitti a conferma e riprova di una piena e totale integrazione SIMT-AVIS. Oltre le attività tipiche di un SIMT: raccolta, validazione, qualificazione delle unità di sangue ed emocomponenti – sono certificati anche il Centro di Diagnosi e Cura delle Emoglobinopatie – Centro Talassemia, l’Unità Operativa di Ematologia, il Centro per il reclutamento e tipizzazione HLA dei donatori di midollo osseo, la Banca Regionale dei Gruppi Rari e i tre centri per il trattamento dei pazienti anticoagulati – centri TAO.

«Il mio ringraziamento personale va a tutti gli operatori, sanitari e non, operanti nei SIMT e nelle AVIS, a tutti e dodici gli assicuratori qualità delle AVIS, ai tre assicuratori qualità dei SIMT, al dottor Franco Bennardello, responsabile qualità del SIMT Provinciale, che coordina tutto il sistema per la gestione della qualità, ai consulenti che sono al nostro fianco dal 1999.» ha dichiarato il dott. Giovanni Garozzo – Direttore UOCC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Asp – Ragusa.

«Senza l’impegno e la disponibilità di tutto il personale operante nei Simt e nelle Avis, non avremmo mai raggiunto e mantenuto questi esaltanti obiettivi i cui punti di forza, descritti nel verbale di Certiquality, sono : “Punto di riferimento regionale per la medicina trasfusionale e la compensazione regionale; cultura della qualità diffusa in tutto il sistema comprese le Unità di Raccolta periferiche; eccellente competenza dell’equipe dedicata alla gestione del sistema”.» ha aggiunto il Commissario Straordinario, arch. Angelo Aliquò.

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