
“Era fondamentale la mentalità con cui si sarebbe scesi in campo. Il timore poteva essere quello di aver dato tutto a Caltagirone, domenica scorsa, e quindi per il match di ieri in Coppa il rischio poteva essere di giocare al piccolo trotto. Invece, l’approccio alla partita da parte di tutto il gruppo è stato eccezionale”. Così l’allenatore del Ragusa Calcio, Filippo Raciti, commenta il successo ottenuto allo stadio Aldo Campo di contrada Selvaggio a spese del Real Belvedere Siracusa che non ha fatto altro che rafforzare la vittoria conseguita all’andata, sul campo degli aretusei. Ieri gli azzurri si sono imposti con il risultato di 2-1, quindici giorni prima avevano vinto 1-0. E ora hanno staccato il pass per l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia memorial Orazio Siino. “Un turno molto insidioso – afferma Raciti – contro un avversario, e lo ricordo sempre, che ci aveva battutto in campionato. E anche ieri, dopo un inizio in cui comunque stavamo marciando bene, abbiamo preso un gol su una leggera disattenzione difensiva. Poi, però, non ci siamo disuniti e abbiamo continuato a macinare gioco sino a quando, nella parte finale della prima frazione di gioco, non c’è stato il fallo di mano sulla linea di porta di un giocatore avversario che ci ha consentito di battere dagli undici metri un calcio di rigore oltre che di sfruttare, da quel momento in poi, la superiorità numerica”. Nella ripresa, è stato quasi un monologo azzurro. Se proprio un rimprovero si può fare alla squadra di casa, il fatto di non essere stata cinica e di non avere chiuso il match prima di quanto sarebbe stato necessario, esponendosi al rischio di una rete avversaria. “E’ vero – continua Raciti – ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi. L’impegno si è visto ed è stato davvero tanto. Sono contento per Andrea Furnò che è andato a segno dopo settimane di astinenza e lo ha fatto su calcio di rigore. Come per Morris Passewe che, invece, ha realizzato il gol della sicurezza nel finale, facendoci finalmente distendere i nervi. Ma poi tutto il resto della squadra ha giocato a meraviglia, nonostante le condizioni non ottimali del campo. A Gargiulo, ad esempio, è mancato solo il gol a coronamento di una prestazione sopra le righe. E poi tutti hanno dimostrato il grande attaccamento alla maglia. Così come i nostri tifosi che abbiamo voluto ringraziare alla fine nonostante ci seguissero da fuori l’impianto visto che il match era a porte chiuse”. Il Ragusa, però, non ha neppure il tempo di tirare il fiato. Oggi e venerdì si allenerà regolarmente mentre sabato, alle 14,30, sempre tra le mura amiche, affronterà il Floridia. Un altro avversario da prendere con le pinze. “Squadra tosta – commenta ancora Raciti – che arriva dal turno di sosta, dopo la rinuncia al campionato del Cara Mineo – e a cui dovremo cercare da subito di prendere le misure. Sono queste le gare che temo di più. Perché l’errore più grosso che potremmo commettere è quello di prenderle sottogamba. Naturalmente speriamo che non sia così”.