
Ieri sera, in Consiglio Comunale a Modica, è stato approvato il piano triennale delle Opere Pubbliche. Un accorato dibattito è sorto su alcune incongruenze del Piano con il Documento Unico di Programmazione e con il Bilancio di previsione che sono all’Ordine del Giorno della prossima seduta del 4 Ottobre.
Nel corso del dibattito, visto il silenzio dell’Amministrazione alle domande poste dalla Minoranza, i consiglieri Castello e Carpentieri hanno chiesto a viva voce una risposta all’Assessore al Bilancio, sentendosi ribattere che “le domande sono legittime, ma la risposta è una cortesia”.
Ritenendo violati i più elementari principi democratici che vorrebbero l’Amministrazione al servizio della città e pronta a rispondere ai cittadini su sollecitazione dei Consiglieri, tutti i gruppi di Minoranza hanno abbandonato l’Aula.
«Ieri – dichiara il Consigliere Filippo Agosta – si è perpetrato l’ennesimo insulto ai valori costituzionali democratici: il Presidente, citando il Regolamento, mi ha impedito di completare il mio intervento, l’Amministrazione, più volte sollecitata, non ha voluto rispondere ad alcune notevoli incongruenze tra il Piano approvato ed il Bilancio di Previsione già agli atti del Consiglio».
Nel merito della questione il Capogruppo di Modica2038 afferma:
«Si è celebrato il funerale delle Opere Pubbliche a Modica! Concordo con il Consigliere Carpentieri che ha definito il Piano triennale delle Opere Pubbliche: “il libro dei sogni”; anzi vorrei dire meglio che secondo me, per questa amministrazione è il libro delle favole.
É chiaramente espressa la volontà di questa Amministrazione di non dare alcun impulso alle Opere Pubbliche, infatti non è stato previsto neppure 1 euro in bilancio per finanziarle; quelle che saranno realizzate usufruiranno esclusivamente di fonti di finanziamento vincolate non comunali.
Ciò è grave, prosegue Agosta, particolarmente in relazione al fatto che per captare i finanziamenti europei e regionali, nella grande maggioranza dei casi, è richiesto un cofinanziamento del Comune e stando così le cose Modica non sarà in grado di assicurarlo.
L’Amministrazione preferisce piccoli interventi, che si possono affidare con procedura diretta o negoziata e dei quali si possano raccogliere i frutti elettorali immediatamente; in tal senso faccio notare che le Opere più consistenti di cui oggi beneficiamo tutti, risalgono a programmazioni precedenti a questa Amministrazione.
Auspico – conclude Agosta – che i Consiglieri di Maggioranza siano più attenti, intervengano in Consiglio, siano anche loro di stimolo per l’Amministrazione».
1 commento su “Il funerale delle Opere Pubbliche a Modica, L’Amministrazione tace e la minoranza abbandona l’Aula”
Chiunque siede in consiglio rappresenta una parte dei cittadini che li ha eletti. Pertanto le domande sull’operato sono lecite e le risposte sono un OBBLIGO.