Ogni anno è una delle gare più attese da ogni biker italiano. Perché correre per 365 giorni con la maglia verde-bianco-rossa addosso, oltre a dare una responsabilità in più è anche “benzina” per fare meglio. Proprio per questo speciale trofeo, ovvero la maglia tricolore e la possibilità di indossarla per i prossimi 12 mesi in tutte le gare in calendario, oggi si sfidano a Pila, in Valle D’Aosta, i migliori talenti del panorama nazionale della mountain bike. E tra questi, anche il ragusano dell’Mtb Euromotor Team Ragusa, Davide Distefano, che corre per la categoria Junior. L’obiettivo è quello di confermare quanto di buono fatto agli internazionali d’Italia. E Distefano ha tutte le carte in regola per potere ripetere l’impresa. Intanto, per gli altri corridori del sodalizio ragusano, si annuncia una estate di riposo, o quasi. Dopo una stagione vissuta in maniera frenetica, con impegni tutte le domeniche, e anche qualche sabato, a partire dalla metà di febbraio scorso, è più che naturale che il gruppo allenato da Giuseppe Nascondiglio e Alessio Pagano intenda tirare il fiato in coincidenza con le settimane più calde della stagione. “Questo, però, non toglie – sottolinea Nascondiglio – che si stia già pianificando per il futuro. Come abbiamo dimostrato in tutti questi anni, per ottenere certi risultati è pure indispensabile una buona programmazione senza la quale non si può arrivare a tagliare i traguardi più ambiti. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di assicurare questa impostazione e di fare arrivare a tutti i ragazzi dei riscontri che potessero essere tra i più positivi anche in termini organizzativi. Solo così, riteniamo, ci si può concentrare per raggiungere risultati di un certo tipo, quando sai che attorno c’è uno staff ben organizzato che opera per metterti nella condizione di potere arrivare ad ottenere determinati risultati. Il gruppo è stato molto compatto, essendo consapevole della propria forza, e ha voluto ripagare la società con dei risultati che meritano la massima attenzione sia a livello regionale che in ambito nazionale. Sono stati momenti molto significativi che gettano, soprattutto, le basi per un futuro che, per quanto ci riguarda, può anche annunciarsi molto radioso. Certo, tutto dipende da come reagiranno i nostri atleti alle sollecitazioni della prossima stagione quando, dopo l’estate, avvieremo la preparazione. Ma questo fa parte degli incerti del mestiere, per così dire, perché una ragazza o un ragazzo ben avviati nel campo della mountain bike possono anche decidere di smettere per i motivi più svariati. Noi, naturalmente, speriamo che ciò non accada. E facciamo sempre il tifo per tutti i nostri atleti auspicando che possano maturare sempre di più in tutti gli ambiti”.
