Da questa notte oltre 90 Carabinieri della Compagnia di Ragusa, supportati dai Carabinieri “Cacciatori di Sicilia”, dalle unità cinofile e dal Nucleo Elicotteri, stanno portando a termine un’operazione di polizia giudiziaria che ha permesso di ricostruire la rete e gli intrecci della criminalità iblea nel sempre florido settore della vendita di sostanze stupefacenti. 18 le persone arrestate (ragusani, albanesi e tunisini, rumeni) di un’età compresa tra i 20 e 40 anni, destinatarie del provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura della Repubblica.
L’indagine da cui deriva l’operazione, denominata “Flipper”, trae origine dagli arresti in flagranza di reato operato dai Carabinieri nelle varie fasi delle investigazioni nelle vie del centro città degli spacciatori Dragan Hasanaj, Elvis Maloku, Erald Bushi e Leonard Jahaj (tutti di origine albanese), e dei pregiudicati ragusani Alessandro Avola Marco Marante e Ciro Chillano, nonché da tutta una serie di segnalazioni di assuntori inoltrate alla Prefettura di Ragusa.
Partendo da questa efficace azione di repressione dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Ragusa, ma anche dalle “richieste di aiuto” dei genitori preoccupati dall’incremento dello smercio degli stupefacenti nelle villette e piazzette pubbliche della parte alta di Ragusa, veniva dato avvio a un’articolata attività d’indagine, che consentiva di accertare numerosissimi episodi di spaccio, come quelli messi in atto all’interno della villetta di via Zancle, a seguito dei quali venivano segnalati all’UTG e denunciati a piede libero diversi giovani, e a localizzare dei veri e propri “laboratori di spaccio”, realizzati in cantine e garage, ove veniva custodita la merce e dove spesso si realizzavano gli scambi.
Successivi periodi di osservazione e pedinamenti consentivano di individuare altri ragazzi coinvolti nell’illegale commercio sulla piazza di Ragusa, come i pregiudicati, Daniele Vasquez e Enrico Scenna(quest’ultimo fiancheggiato dal figlio Vincenzo, inteso “Vincenzo U’ Palermitanu”), tutti arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini poiché trovati in possesso di rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana pronte per essere immesse sul mercato.
L’azione dei Carabinieri è stata connotata anche da un elevato indice di rischio connesso alla pericolosità sociale degli indagati, i quali hanno dato dimostrazione di essere disposti a tutto pur di assicurarsi l’impunità, come nel caso del pregiudicato Daniele Vasquez che, durante un controllo, per non consentire ai Carabinieri di trovarlo in possesso della droga che nascondeva nelle parti intime, ha investito un militare col motociclo sul quale viaggiava, venendo deferito in stato di libertà per violenza e resistenza a P.U.
L’azione di contrasto dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Ragusa proseguiva quindi senza sosta, “rimbalzando” da Ragusa fino a Comiso ove, attraverso i continui contatti con gli spacciatori ragusani, si risaliva al pregiudicato casmeneo Ayman Sokmani, già tratto in arresto in flagranza di reato dai militari dell’Arma per spaccio di stupefacenti. Tramite Sokmani si acclarava l’esistenza di altri soggetti operanti in Comiso, che approvvigionavano di hashish e marijuana ragazzi giovanissimi anche in trasferta da Ragusa. Tra di essi rientravano i pregiudicati Francesco Cilentie il rumeno Marian Lucian Codreanu che portavano a termine diverse cessioni di stupefacenti anche ad adolescenti.
La fascia costiera era, invece, appannaggio di altri pregiudicati come Mario Dinicola, che aveva messo in atto una fiorente e sistematica attività di smercio di tutti i tipi di droga, per lo più hashish e cocaina, di cui approvvigionava svariati individui, tra cui i magrebini Fathi Grami ed Hassen Ouadhah, oltre a cittadini italiani arrestati in flagranza di reato, deferiti in stato di libertà o segnalati come assuntori. Il commercio fruttava a DINICOLA oltre € 2.500 settimanali.
L’approfondimento investigativo svolto in direzione di Dinicola permetteva di accertare che lo stesso, a sua volta, si riforniva di stupefacente tramite il pluripregiudicato mazzaronese Vito Lo Magno, soggetto in grado di smuovere cospicui quantitativi di hashish (anche superiori ai 3 – 4 kg), intessendo trattative con trafficanti del quartiere Brancaccio di Palermo, dal quale derivavano le principali forniture di stupefacenti.
L’azione di contrasto dei Carabinieri raggiungeva il momento di maggiore significato operativo nei giorni del 27 e 28 agosto 2017, allorquando, avvalendosi di unità del Nucleo Cinofili di Nicolosi, venivano tratti in arresto diversi pregiudicati e di sequestrare un ingente quantitativo di droga. Infatti, a seguito delle perquisizioni domiciliari, veniva arrestato a Santa Croce Camerina lo stesso Mario Dinicola, sorpreso con ben 1,7 Kg di Hashish e con la somma contante di circa € 1.000, provento del reato, nonché materiale vario per il confezionamento, pesatura e taglio dello stupefacente. A Scoglitti, invece, veniva arrestato in flagranza di reato nella medesima giornata Carmelo Leone, trovato in possesso di circa grammi 100 tra Hashish e Marijuana e, infine, a Mazzarrone venivano trovati, all’interno dell’abitazione di Vito Lo Magno, ulteriori 1,3 Kg di Hashish, che sancivano definitivamente il castello accusatorio nei confronti degli indagati.
In definitiva le indagini hanno consentito di portare alla luce l’esistenza di molteplici cerchie di soggetti dedite all’attività di cessione di stupefacente, ossia:
– uno operante nella zona alta di Ragusa, attorno alla via Pio La Torre, facente capo ai fratelli Ferrera (Andrea e Mirko) ai quali si riferivano i fratelli Maloku( Elvis e Alandro), Alessandro Avola, Enrico Scenna e Vincenzo e Daniele Vasquez;
Soggetti colpiti dalle misure cautelari custodiali:
1. Andrea Ferrera, classe 1987, ragusano;
2. Mirko Ferrera, classe 1994, ragusano;
3. Maloku Elvis, classe 1998, albanese;
4. Maloku Alandro, classe 1996, albanese;
5. Avola Alessandro classe 1980, ragusano;
6. Vasquez Daniele, classe 1977, ragusano;
7. Scenna Enrico, classe 1980, ragusano;
8. Dinicola Mario, classe 1974, ragusano;
9. Lo Magno Vito, classe 1969, calatino;
10. Leone Carmelo, classe 1976, ipparino;
11. Garozzo Alessio, classe 1991, ragusano;
12. Scenna Vincenzo, classe 1999, ragusano;
13. Cilenti Francesco, classe 1987, casmeneo;
14. Codreanu Marian Lucian, classe 1993, rumeno;
15. Sokmani Ayman, classe 1996, casmeneo;
16. Zisa Giovanni, classe 1968, camarinense;
17. Hassen Ouadah, classe 1988, tunisino;
18. Grami Fathi, classe 1986, tunisino.