“Nonostante penda la mannaia del commissariamento da parte della Regione, apprendiamo che si è svolta l’assemblea dell’ATI Ragusa (Assemblea Territoriale Idrica) e ancora una volta si è registrata l’assenza del Comune di Modica, l’ennesima”. La denuncia è del Movimento Politico “Una Nuova Prospettiva” il quale ritiene che al sindaco Ignazio Abbate dell’acqua non mi importa “un tubo”.
“Sono in ballo decisioni importantissime per il futuro del servizio idrico in provincia di Ragusa: per la gestione, pubblica o privata, per gli aspetti economici che interesseranno, direttamente (per le tariffe) ed indirettamente (lavori alla rete) le tasche dei cittadini modicani, per l’efficienza del servizio stesso, per la partecipazione dei cittadini al controllo della gestione – dice Piero Gugliotta – . Atutto questo Abbate e gli altri amministratori non intendono prendere parte, lasciando tutto alle decisioni degli altri sindaci. Ad inquietarci ed indignarci ulteriormente c’è anche il silenzio dei partiti modicani, sia quelli con rappresentanti in consiglio che gli altri.
Non un solo consigliere comunale, a quanto ci risulta (e ci piacerebbe essere smentiti) ha presentato un’interrogazione e/o posto domande al sindaco e agli altri amministratori sulla mancata partecipazione alle sedute dell’ATI.
Non vogliamo, tuttavia, rassegnarci e, come sempre – conclude Gugliotta – auspichiamo un risveglio da parte della politica modicana, di governo e non, affinché il bene comune venga trattato con la priorità che merita e i cittadini elettori possano continuare a pensare di avere interlocutori attenti in chi è stato delegato a rappresentarli e ad amministrare la città”.
Sulla vicenda prendono posizione anche Adesso Modica, Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima che stigmatizziamo l’assenza del Comune di Modica all’Assemblea Territoriale Idrica dell’ATO di Ragusa dello scorso 28 dicembre. “Il Sindaco – sottolineano Giorgio Iemmolo, Emanuele Cavallo e Michele Polino – non ha ritenuto fare partecipare il nostro Comune all’Assemblea lasciando ad altri il compito e la responsabilità delle decisioni sull’organizzazione dell’Ambito Territoriale Ottimale Idrico di Ragusa. Sebbene all’ordine del giorno non fossero inseriti argomenti di grande rilievo, a nostro avviso sarebbe stato opportuno e responsabile nei confronti della Città partecipare alla seduta onde evitare sorprese che potrebbero incidere su un diritto ad usufruire di un bene essenziale”.
Nelle varie ed eventuali il Sindaco di Ragusa aveva proposto di approvare un indirizzo sulle modalità di gestione della rete idrica: ossia dovrà essere privata o pubblica? “Sarebbe stata l’occasione per capire se il Sindaco Abbate ha abbandonato la strada intrapresa due anni fa di dare il servizio in gestione ai privati assecondando la logica del profitto su un bene di primaria importanza per l’uomo.
L’Assemblea, seppur il punto non poteva essere trattato non essendo inserito all’ordine del giorno, dobbiamo dare atto che mancavano altri Comuni ma a noi interessa principalmente il nostro, si è comunque espressa a favore della gestione pubblica e ciò è in linea con la nostra idea come abbiamo già avuto modo di dire tempo fa costringendo quest’Amministrazione a bloccare la valutazione di un Project Financing che prevedeva la gestione della rete dall’adduzione alle case dei cittadini.
Sulla questione acqua, sia chiaro sin d’ora, non faremo sconti a nessuno. I fondi per l’ammodernamento della rete idrica verranno assegnati esclusivamente all’ATO Idrico e a questa struttura dovrà essere lasciata la guida e la gestione del servizio in house”.