
Comiso, 06 Dicembre 2025 – Brutto risveglio per Zouhaier Amor, l’imam della comunità islamica “Ar-Rahman”, che ieri mattina ha trovato la propria auto con due pneumatici tagliati. Un atto intimidatorio che ha immediatamente suscitato tensione e preoccupazione, aggravando un periodo già difficile per lui e la sua famiglia, al centro di una controversa vicenda legata a una truffa sugli affitti.
La tensione affonda le radici in un episodio accaduto tempo fa. Mentre si trovava in Arabia Saudita, Amor è stato contattato da una signora che lamentava di aver affittato la propria abitazione a un uomo che si era spacciato per suo fratello, accompagnato da un altro soggetto che si era finto “capo della comunità islamica”. Convinta di affidarsi a persone rispettabili, la proprietaria aveva concesso l’immobile a un prezzo vantaggioso.
Al suo rientro, l’imam Amor, pur non avendo alcun legame con i due inquilini, ha voluto verificare di persona la situazione. La realtà scoperta era ben diversa: l’abitazione era stata trasformata in una vera e propria discarica, con rifiuti accumulati, oggetti della Caritas, cinque lavatrici e un volume di materiale di scarto stimato in “due autotreni”.
Di fronte al rifiuto sprezzante dell’affittuario di ripulire e al suo invito a “farsi i fatti suoi”, Amor ha deciso di pubblicare un video-denuncia. Pur non citando nomi, il filmato mostrava chiaramente la devastazione, scatenando l’ira dei due fratelli tunisini coinvolti nella truffa.
Dopo la pubblicazione del video, l’imam ha ricevuto una telefonata minatoria dal giovane affittuario. Le intimidazioni sono culminate il 30 novembre in piazza Fonte Diana, dove i due fratelli si sono presentati per affrontarlo fisicamente. Solo l’intervento tempestivo della Polizia Municipale ha evitato conseguenze peggiori.
Le minacce sono poi proseguite telefonicamente, fino al culmine di ieri, con il danneggiamento dell’auto dell’imam.
L’Appello dell’Imam: “Non si Faccia di Tutta l’Erba un Fascio”
Zouhaier Amor ha sporto regolare denuncia alle Forze dell’Ordine, ribadendo di non aver mai fatto nomi nei suoi video, citando solo le città di provenienza degli abusivi.
«Per me è importante – ha dichiarato l’imam – che non si faccia di tutta l’erba un fascio. Non voglio che per colpa di pochi paghino tutti, perché diventa difficile anche trovare chi sia disposto ad affittare una casa».
Le indagini sono in corso per identificare i responsabili del danneggiamento e per chiarire tutti gli aspetti della vicenda.













