
POZZALLO, 26 Novembre 2025 – Una serata di profonda riflessione su arte e società è stata dedicata al pittore Salvatore Fratantonio presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso, grazie all’iniziativa congiunta dell’Università della Terza Età di Pozzallo e dell’associazione ANPPIA (Associazione Nazionale Partigiani Politici Italiani Autonomi) della città, con la partecipazione dello scrittore Nicola Colombo e della Professoressa Grazia Dormiente.
Il tema della serata, “L’uomo e il pittore, tra ricerca personale e trasformazione artistica”, ha permesso di dare vita a un dialogo stimolante con l’artista, arricchito anche dalle domande del numeroso pubblico presente, composto da amici di lunga data e nuovi estimatori.
L’incontro si è configurato come un confronto serrato tra il passato e il presente, mettendo in relazione la biografia di Fratantonio, pittore di professione, con la storia sociale, politica e culturale dell’Italia a partire dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. L’analisi si è concentrata sul sistema dell’arte e sui suoi profondi cambiamenti: dalle dinamiche di gallerie e istituzioni al ruolo di pubblico e collezionisti, passando per le evoluzioni del mercato, delle scuole stilistiche e dei contenuti espressivi.
Il rapporto quotidiano e costante con l’arte ha guidato Fratantonio a una scelta di vita professionale che lo ha portato inizialmente a Roma per poi trasferirsi a Milano, città in cui si è confrontato direttamente con il vivace e mutevole mercato e sistema artistico.
Nonostante i cambiamenti stilistici che lo hanno caratterizzato nel tempo, Salvatore Fratantonio si definisce un pittore sociale. La sua opera, anche quando si è espressa in modi più tradizionali e figurativi, ha sempre messo al centro l’uomo e il suo contesto.
Un legame profondo lo lega alla sua Sicilia, raccontata attraverso la figura dell’esule, i fichi d’India intesi come “siepi da superare” e i muri della quotidianità. Altrettanto sentita è la sua narrazione di Milano, esplorata nelle sue periferie urbane e umane.
Le sue ultime creazioni, in particolare, riflettono sulle forme infrante dal punto di vista sociale e individuale, offrendo uno sguardo critico sulle fragilità contemporanee. La partecipazione calorosa ha confermato l’interesse e l’affetto che la comunità di Pozzallo nutre per l’artista e per la sua profonda indagine sul vivere.













