
Ragusa, 18 novembre 2025 – La Cgil di Ragusa e la categoria degli edili, Fillea Cgil, esprimono profondo cordoglio e indignazione in seguito alla tragica morte sul lavoro di un operaio di 36 anni avvenuta ieri a Pozzallo. Il giovane lascia la moglie e i figli, una famiglia distrutta da un evento che i sindacati definiscono un “operaicidio” inaccettabile.
Salvatore Tavolino, Segretario Generale della Fillea Cgil Ragusa, ha espresso tutto il dolore del sindacato: «Un’altra tragedia, un altro operaicidio. Un ragazzo di appena 36 anni non tornerà più a casa ad abbracciare i suoi bambini e sua moglie. È impossibile rassegnarsi a queste morti. Ci chiediamo perché sia potuto succedere, perché ancora una volta qualcosa non abbia funzionato».
Tavolino respinge l’idea di fatalità: «Quando si muore sul lavoro, significa che una o più condizioni non hanno garantito sicurezza. E questi interrogativi devono avere risposte, subito».
Il Segretario Generale della Cgil Ragusa, Giuseppe Roccuzzo, ha richiamato l’attenzione sui numeri drammatici che continuano ad affliggere il Paese: quasi quattro morti sul lavoro al giorno e duemila infortuni quotidiani, con l’edilizia tra i settori più colpiti.
«Se i numeri descrivono uno scenario da guerra civile – afferma Roccuzzo – allora dobbiamo chiederci se il nostro Paese stia facendo tutto il necessario per prevenire queste tragedie».
La Cgil chiede con forza una revisione immediata e profonda delle norme sugli appalti e subappalti, giudicando la patente a punti come “finora insufficiente”. «Serve una riforma vera, efficace, non solo annunciata», ha incalzato Roccuzzo.
I sindacalisti concludono riaffermando che prevenire queste tragedie non è impossibile, ma richiede “volontà politica, risorse, competenze e un impegno reale per costruire una cultura della sicurezza che sia prioritaria”.
«Capire per prevenire non è uno slogan. È l’unica strada per evitare che si ripetano tragedie come questa», dichiarano Tavolino e Roccuzzo, chiedendo investimenti, controlli, formazione e una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti, perché la sicurezza sia un diritto inviolabile e non un costo da tagliare.
La Cgil di Ragusa si stringe attorno alla famiglia dell’operaio e alla comunità di Pozzallo, rinnovando il proprio impegno per una radicale trasformazione della sicurezza nei luoghi di lavoro.













