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Modica accoglie la IV edizione del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra di Fiati “Frederick Fennell”

Tre giorni di musica, cultura e respiro internazionale
Tempo di lettura: 2 minuti

Modica, 10 novembre 2025 – Dal 14 al 16 novembre 2025 Modica diventerà un palcoscenico internazionale per la musica: la città barocca, patrimonio UNESCO e cuore culturale della Sicilia sud-orientale, ospiterà il Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra di Fiati “Frederick Fennell”.
Un evento che non è solo competizione musicale, ma anche occasione di crescita artistica, di confronto tra culture e di valorizzazione del territorio, capace di intrecciare talento giovanile, esperienza di grandi maestri e suggestioni di una città che vive la musica come parte integrante della propria identità.
Un progetto che nasce dalla scuola e cresce con la città
Alla base del concorso c’è l’impegno del Liceo Musicale “G. Verga” di Modica, istituzione che negli anni ha saputo distinguersi per la qualità della sua offerta formativa e per l’apertura verso esperienze artistiche di respiro internazionale. Con la collaborazione e il sostegno della Fondazione Teatro Garibaldi, il concorso prende vita grazie alla direzione attenta e lungimirante del Dirigente Scolastico, prof. Alberto Moltisanti, alla cura della prof.ssa Loredana Vernuccio, referente del Liceo Musicale, alla guida istituzionale del Sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi, Tonino Cannata, e alla visione artistica del prof. Mirko Caruso, direttore artistico della manifestazione.
Il concorso porta il nome di Frederick Fennell, figura leggendaria della direzione per orchestra di fiati, storico direttore della Tokyo Wind Orchestra, fondatore della celebre Eastman Wind Ensemble e punto di riferimento per intere generazioni di musicisti. Dedicare a lui la competizione significa non solo rendergli omaggio, ma anche affermare con forza la centralità della tradizione bandistica e orchestrale nella formazione musicale contemporanea.
Una giuria che rappresenta il mondo
La risonanza internazionale del concorso è testimoniata dalla qualità e dal prestigio della giuria, che riunisce personalità di primo piano nel panorama musicale mondiale. A presiederla sarà il M° Lorenzo Della Fonte, tra i più autorevoli direttori e studiosi italiani. Con lui siederanno il Dr. Jack Stamp, compositore e direttore statunitense di fama internazionale; il M° Miguel Etchegoncelay, direttore d’orchestra e attuale presidente della WASBE (World Association for Symphonic Bands and Ensembles), e il M° Andrea Gasperin, apprezzato direttore e docente, attivo in numerosi contesti internazionali.
Il dato più significativo è forse quello delle candidature: oltre cento giovani direttori da tutto il mondo hanno inviato la loro richiesta di partecipazione, a dimostrazione di quanto il concorso di Modica sia ormai percepito come un trampolino di lancio prestigioso per le nuove generazioni.
La “Suite Modica”: un dono che diventa sfida
L’edizione 2025 sarà ricordata anche per un evento speciale: il Dr. Jack Stamp ha voluto rendere omaggio alla città che ospita il concorso con una composizione inedita, intitolata “Suite Modica”.
Si tratta di una partitura per ensemble cameristico di fiati e percussioni articolata in sei movimenti, ognuno dei quali prende spunto da un aspetto caratteristico della città: le chiese barocche che si stagliano scenografiche tra i colli, i sapori unici come quello del celebre cioccolato, le atmosfere suggestive dei vicoli, la vitalità culturale che anima la comunità. Una dichiarazione d’amore musicale, dunque, che fissa in note e ritmi l’anima di Modica.
La “Suite Modica” non sarà soltanto un regalo, ma anche un banco di prova per i concorrenti: il brano è infatti il pezzo d’obbligo della prova eliminatoria, costringendo i direttori a confrontarsi con una partitura nuova, ricca di simboli e sfumature, e dunque con la necessità di interpretare e trasmettere, al di là della tecnica, l’essenza stessa della città che li ospita.
Tre prove, tre orchestre, tre esperienze
Il concorso si articolerà in tre fasi, ognuna delle quali offrirà ai candidati un’esperienza diversa, confrontandosi con formazioni orchestrali di natura e complessità differenti:
La prova Eliminatoria: l’Ensemble cameristico di Fiati del Liceo Musicale “G. Verga”, formazione che rappresenta il cuore dell’attività didattica del Liceo;
Semifinale: l’Orchestra di Fiati del Liceo Musicale “G. Verga”, ensemble più ampio, capace di restituire una gamma sonora più articolata;
Finale: la Gustav Holst Wind Symphony, realtà orchestrale di spessore, che offrirà ai finalisti la possibilità di misurarsi con una compagine professionale di grande qualità.
In questo modo, i partecipanti potranno dimostrare non solo abilità tecnica e padronanza del gesto, ma anche capacità di adattamento, comunicazione e interpretazione, caratteristiche fondamentali per un direttore d’orchestra.
Modica, crocevia di musica e cultura
Ospitare un concorso di questa portata significa molto per una città come Modica, che da anni lavora per valorizzare la propria identità culturale e musicale. Il barocco, patrimonio UNESCO, fa da cornice a un evento che intreccia tradizione e innovazione, radici e apertura internazionale.
La presenza di una giuria prestigiosa e di candidati da ogni continente trasforma Modica in un punto d’incontro tra generazioni e culture, mentre la “Suite Modica” suggella il legame tra città e musica, regalando al territorio un brano che resterà nel repertorio internazionale delle orchestre di fiati.
Il concorso “Frederick Fennell” non è dunque soltanto una gara per giovani direttori: è un’occasione di crescita collettiva, di scambio, di dialogo tra artisti, studenti, istituzioni e pubblico. È anche un segnale forte della capacità di Modica di collocarsi, con la sua bellezza e la sua vitalità, al centro di una rete globale che riconosce nella musica un linguaggio universale.
Dal 14 al 16 novembre, la città non sarà soltanto spettatrice, ma protagonista di una sfida che ha il suono della passione e dell’eccellenza. Un appuntamento da vivere, ascoltare e raccontare, perché, come spesso accade con la musica, le note non appartengono mai solo a chi le scrive o a chi le suona, ma a chiunque le ascolti e ne faccia esperienza.

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