
RAGUSA, 27 Settembre 2025 – Il caso del sequestro del 17enne di Vittoria, Gaetano Nicosia, rapito giovedì sera e ritrovato ieri, continua a essere avvolto nel mistero. Lo ha ribadito il procuratore capo della Repubblica di Ragusa, Francesco Puleio, in una conferenza stampa tenutasi questa mattina, alla presenza del Sostituto, Monica Monego, del Questore, Marco Giambra, e del dirigente del Commissariato di Vittoria, Giovanni Di Giorgio, durante la quale sono stati smentiti alcuni dettagli circolati nelle ore precedenti, mentre le indagini proseguono a tutto campo. “Ci sono molti lati oscuri che devono essere ancora chiariti”. Così ha esordito Francesco Puleio.
Il procuratore ha subito chiarito che le auto utilizzate dai rapitori non erano, come inizialmente riportato, due Fiat Panda (una bianca, l’altra nera). Dalla Fiat Panda scura sarebbero scesi due individui, entrambi armati di pistola e incappucciati, che si sono diretti verso una Renegade a bordo della quale c’erano quattro ragazzi, tra cui Nicosia. Altri due giovani, che erano intenti a parlare nei pressi del Suv, resisi conto di quanto stava accadendo, hanno cercato istintivamente di rifugiarsi all’interno della stessa autovettura. I due rapitori, però, manifestavano il loro interesse sul figlio dell’imprenditore vittoriese, prelevandolo dall’interno della Renegate. Portato fuori dall’abitacolo con la forza è stato fatto salire a bordo della Fiat Panda di colore scuro dove vi era il conducente ad attenderli. I due individui parlavano in italiano con chiara inflessione dialettale locale. Puleio ha, inoltre, smentito categoricamente le voci relative al sequestro di beni della famiglia del ragazzo, sottolineando che “non sono stati disposti sequestri di alcun tipo”. Un altro punto cruciale è l’assenza di richieste estorsive: “Non c’è stata alcuna richiesta di riscatto”, ha precisato il capo della magistratura indagante, lasciando intendere che il movente del sequestro potrebbe non essere di natura economica.
La svolta, che ha portato al ritrovamento del giovane, non è arrivata grazie a un blitz delle forze dell’ordine, ma è stata inaspettata: il ragazzo è stato ritrovato da un amico mentre vagava per la strada. Le circostanze del suo rilascio e del ritrovamento rimangono uno degli aspetti più enigmatici della vicenda, e su questo gli inquirenti stanno concentrando gli sforzi.
“Si stanno seguendo diverse piste investigative”, ha affermato Puleio, senza escluderne nessuna. Nonostante la natura anomala del sequestro, che non ha visto richieste di riscatto né un’azione diretta delle forze dell’ordine per la sua liberazione, le indagini proseguono senza sosta per fare piena luce sull’accaduto e risalire ai responsabili. La comunità di Vittoria, scossa dall’evento, attende risposte concrete, mentre il giovane è ora al sicuro con la sua famiglia, assistito dagli inquirenti per la ricostruzione dei fatti. Il 17enne avrebbe detto agli inquirenti di essere stato tenuto in un casolare senza sapere indicare l’ubicazione. Non avrebbe subito violenze fisiche né sarebbe stato legato o incappucciato. I rapitori venerdì sera lo avrebbero liberato nei pressi del mercato ortofrutticolo di Vittoria.














2 commenti su “Sequestro a Vittoria, il procuratore Puleio: “Diverse piste, nessuna richiesta di riscatto””
Più di 35 anni fa, a Modica, 4 figli di papà sequestrarono “per scherzo” un loro coetaneo e lo lasciarono in mutande in mezzo ad un campo in campagna.
Non è che la storia si ripete?
Voi pensate che dei sequestratori “seri” ci andavano con la fiat panda?
Zio Totó, ricordo bene quell’episodio. Ma Vittoria non é Modica: lí non si scherza su queste cose.