
La federazione provinciale di Ragusa del Partito Democratico di Ragusa, attraverso il suo segretario Angelo Curciullo, lancia un’iniziativa a livello locale per garantire una retribuzione equa nei contratti pubblici. L’azione si basa sul disegno di legge presentato all’Assemblea Regionale Siciliana dal gruppo parlamentare del PD, con primo firmatario l’onorevole Nello Dipasquale, che mira a garantire l’applicazione dei CCNL, tutelando la retribuzione minima nei contratti della Regione Siciliana e negli enti quali ASP, Aziende Ospedaliere, agenzie regionali e enti strumentali della Regione.
“Sulla base del ddl presentato all’ARS dall’on. Dipasquale – dichiara Curciullo – il PD in provincia di Ragusa, tramite i propri gruppi consiliari nei Comuni e al Libero Consorzio, proporrà l’approvazione di un ordine del giorno che impegni la Pubblica Amministrazione a garantire che negli appalti/sub-appalti, nei servizi, forniture etc, direttamente o indirettamente riferibili alla Pubblica Amministrazione, venga assicurato il rispetto dei livelli retributivi previsti dai CCNL, con la garanzia di un salario minimo di 9 euro l’ora per quei rapporti di lavoro che non siamo inquadrati in alcun contratto collettivo oppure nei casi in cui il contratto collettivo preveda una retribuzione inferiore a questa soglia minima”.
“Questa misura, alla Regione, come nelle realtà locali – continua il segretario – non ha solo una valenza simbolica, ma anche una funzione pratica perché servirà da deterrente per le imprese che puntano a sfruttare il lavoro subordinato. Inoltre – aggiunge – faciliterà i controlli sulle violazioni contrattuali, specialmente in tutti quei rapporti finanziati, direttamente o indirettamente, con fondi pubblici o che presuppongano l’uso o la concessione di beni o servizi della Pubblica Amministrazione”.
“La concorrenza – conclude Curciullo – non può essere fatta sulle spalle dei lavoratori comprimendo il costo del lavoro e calpestando la loro dignità”.