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ASACOM: appello per la stabilizzazione e la continuità del servizio a Modica e in Sicilia

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La figura dell’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM) è un pilastro fondamentale per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. A Modica, per l’anno scolastico 2024/2025, ben 96 ASACOM sono stati impiegati attraverso cooperative nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, sottolineando l’importanza cruciale di questi professionisti nel tessuto educativo locale.

Tuttavia, la precarietà che spesso affligge questi lavoratori e le incertezze per le famiglie degli alunni disabili spingono i consiglieri comunali della Democrazia Cristiana, Massimo Caruso e Piero Covato, a lanciare un accorato appello. In una lettera aperta indirizzata al presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana, Dario Daidone, e per conoscenza all’onorevole Ignazio Abbate, componente della stessa commissione, chiedono risposte concrete in vista del prossimo anno scolastico 2025/2026.

Il costo annuale stimato per garantire il servizio ASACOM a Modica si aggira intorno a 1 milione di euro. Per questo, i consiglieri auspicano non solo un intervento finanziario significativo da parte della Regione Siciliana, ma anche la condivisione di un percorso di stabilizzazione per tutti gli ASACOM in servizio. Questa stabilizzazione potrebbe avvenire anche attraverso l’intervento dello Stato, come previsto da una proposta di legge attualmente in discussione al Senato.

L’ipotesi di una stabilizzazione tramite il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) emerge come una soluzione concreta per assicurare continuità, qualità ed efficienza a un servizio così essenziale. L’obiettivo primario di Caruso e Covato è quello di dare stabilità e sicurezza sia alle famiglie che agli operatori, impegnando la deputazione regionale affinché nella prossima Legge di Bilancio vengano stanziate somme sufficienti e vincolate a garantire l’erogazione del servizio.

Questa esigenza non è limitata a Modica, ma si estende a tutta la provincia di Ragusa, tanto che il movimento Radici Iblee ne ha fatto uno dei punti cardine del proprio programma in vista delle elezioni provinciali.

Dalla Regione, con una misura ad hoc, e di conseguenza dal Comune, si attendono risposte chiare e garanzie. Questo approccio rappresenta la politica fattiva di cui i consiglieri della Democrazia Cristiana si fanno portavoce, mettendo da parte polemiche sterili. È una richiesta sentita per le circa 100 famiglie di studenti interessate solo nella città di Modica e per i numerosi lavoratori che, per il ruolo cruciale che ricoprono, meritano dignità e diritti.

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