
Il fascino dell’antica Troia, la città dalle mura possenti, la guerra con gli Achei, le scoperte di Heinrich Schliemann che rivoluzionò i principi dell’Archeologia antica, il tesoro di Priamo, lo studio scientifico con la cartografia precisa e netta dei luoghi dell’Odissea frutto di un positivismo che si affaccia sulla scena del mondo.
Questi i temi affrontati con estrema proprietà dell’argomento da Massimo Cultraro, archeologo, docente di Archeologia Egea dell’Università di Palermo e autore di brillanti studi sulla città di Troia.
La sua lectio magistralis, con l’ausilio di slide, dal titolo “La guerra di Troia tra archeologia e mito” promossa dal club Kiwanis di Modica, sempre attendo alla formazione dei giovani, in collaborazione con il Liceo Classico “T.Campailla- G .Galilei” si è tenuta nell’aula magna alla presenza degli studenti del primo e della seconda classe.
Dopo i saluti di rito della presidente del club Kiwanis di Modica, Maria Zingale, del Luogotenente della DIV. 3 Sicilia Sud Est, Antonello Forestiere e della prof.ssa Lucia Trombadore che ha porato il saluto del preside Palumbo Piccionello si è passati alla relazione del prof. Cultraro.
Per secoli si è creduto che Troia fosse solo un luogo immaginario, ma nel XIX secolo l’archeologo Heinrich Schliemann scoprì i resti di un’antica città in Turchia, che molti studiosi identificano con la Troia omerica. Gli scavi hanno rivelato che il sito fu abitato per migliaia di anni e che fu distrutto più volte da guerre e incendi.
Gli storici si sono chiesti per secoli se la guerra di Troia sia un evento realmente accaduto o solo una leggenda. Gli scavi archeologici di Schliemann hanno dimostrato che un’antica città è esistita e che fu distrutta da incendi e guerre intorno al 1270 a.C., un periodo che coincide con i racconti omerici. Tuttavia, non esistono prove certe di un conflitto tra Greci e Troiani come descritto nell’Iliade. È probabile che la guerra di Troia sia stata un evento reale, ma che Omero abbia arricchito la storia con elementi mitologici.
La lectio ha appassionato gli studenti e i docenti presenti costituendo un generoso approfondimento di una materia oggetto di studio nell’indirizzo del Liceo Classico.