
Comiso – La CGIL denuncia un grave episodio avvenuto presso il cantiere di Comiso, dove l’azienda Busso Sebastiano ha inizialmente tentato di impedire lo svolgimento di un’assemblea sindacale, regolarmente comunicata nei termini previsti dalla legge e dal contratto collettivo.
Secondo quanto riferito dal sindacato, in data 9 aprile 2025, l’azienda ha respinto la comunicazione avanzata dalla CGIL, in una chiara violazione dell’art. 58 del CCNL Igiene Ambientale. Tale articolo riconosce esplicitamente alle organizzazioni sindacali stipulanti, tra cui figura la CGIL, il pieno diritto di indire assemblee nei luoghi di lavoro per discutere questioni di interesse per i lavoratori.
Di fronte a questo che la CGIL definisce un “grave atto”, il sindacato ha immediatamente diffidato l’azienda a revocare il diniego e a garantire lo svolgimento dell’iniziativa sindacale. Grazie a questa decisa presa di posizione, l’assemblea si è potuta tenere regolarmente nella data precedentemente stabilita.
La CGIL ha voluto ribadire con forza che “il diritto a organizzare e partecipare alle assemblee sindacali è un principio fondamentale della democrazia nei luoghi di lavoro. Tentare di ostacolarlo significa mettere in discussione la legittimità stessa della rappresentanza sindacale”.
Il sindacato ha poi sottolineato il proprio ruolo: “Il ruolo del sindacato è proprio questo: ristabilire i diritti negati, opporsi con fermezza a ogni tentativo di prevaricazione e respingere l’arroganza di chi si comporta ancora da padrone. C’è chi, oltre a voler calpestare la dignità dei lavoratori, tenta anche di svuotare il sindacato del suo significato e della sua funzione. La CGIL non lo permetterà mai”.
L’episodio evidenzia la vigilanza del sindacato nel tutelare i diritti dei lavoratori e la propria prerogativa di organizzare momenti di confronto e discussione all’interno dei luoghi di lavoro, principi fondamentali per una corretta dialettica sindacale.