
È successo di nuovo, dopo l’aggressione ad opera del sudanese nei confronti di una ventenne, 24 ore dopo una nuova aggressione in prossimità dell’area portuale. Una ragazza che ha avuto il supporto di altre coetanee che, casualmente, transitavano con l’automobile e, facendola salire a bordo, l’hanno sottratta all’aguzzino pozzallese. Due aggressioni in ventiquattro ore, vittime dell’ignoranza e della violenza.
Il clima a Pozzallo è assolutamente esplosivo. Non si possono tollerare altre azioni di intolleranza fisica e verbale. Lungi da noi dal voler fare polemica e sterili frasi, veniamo al dunque. “Sud chiama Nord” chiede al sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, al signor Questore di Ragusa, Patrizia Valenti, alle forze dell’ordine preposte, al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, che il presidio dei Carabinieri torni h24 e che ci sia una vigilanza costante per le vie della città rivierasca.
Da fonti in nostro possesso, sappiamo addirittura che la malcapitata della violenza del mercoledì sera abbia suonato al campanello della Stazione dei carabinieri di Pozzallo, salvo “essere messa in attesa” perché nessuno rispondeva dagli uffici di Modica. Notizia che, se corrispondesse al vero, sarebbe grave e irrispettosa verso la collettività pozzallese.
“Sud chiama Nord” vuole il ripristino per 24 ore della Stazione dei Carabinieri, in quanto presidio di Hotspot, con aumento delle unità al suo interno. Se non dovesse succedere, vi sarà una raccolta firme per chiedere il ripristino della Stazione e l’eventuale chiusura dell’Hotspot. I cittadini sono stufi.
Sud Chiama Nord.














2 commenti su “Pozzallo. Altra aggressione. Stavolta nell’area portuale”
Art. 658. (Procurato allarme) – Prima o poi qualcuno, spero, inizierà ad indagare anche su alcuni soggetti che da poche sommarie informazioni, ormai da tempo, montano casi con superficialità e dolo creando paura e genarando odio all’interno della comunità.
Raffaele Failla, c’è una denuncia fatta, grande coglio.