
Il gip ha revocato la misura cautelare per gli indagati coinvolti nell’inchiesta “Vasi Comunicanti”, che il 4 luglio scorso ha scoperchiato un presunto sistema di corruzione sula fornitura di stent. Si tratta di quattro professori, rispettivamente direttori di Unità Ospedaliere Complesse o dipartimenti di cardiologia dei Policlinici universitari di Catania, Corrado Tamburino, e Messina , Antonio Micari, e dei poli ospedalieri di Siracusa (Marco Contarini) e Ragusa (Antonino Nicosia), membri di un Comitato medico-scientifico del progetto Sca “Sicilian Cardiovasculary Academy”. Un provvedimento, quello del Giudice per le Indagini Preliminari, che anticipa la decisione del Tribunale del Riesame la cui udienza, però, non è stata ancora fissata.
Così anche i referenti delle aziende distributrici dei presidi medici al centro delle indagini della guardia di finanza di Catania Francesco Dottorini, Rosa Vitale, Caterina Maugeri e Giancarlo Antonino Girlando. E infine pure Pietro Sola, amministratore della Collage di Palermo. Quest’ultimo era il provider che organizzava i congressi medici: il meccanismo illecito sarebbe filtrato attraverso le sponsorizzazioni a questi eventi formativi.
Tutti i nove indagati erano accusati a vario titolo in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. La revoca è motivata sul fatto che sono venute meno “le esigenze cautelari”.