
Era arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia politica destabilizzante delle dimissioni a sorpresa del primo ministro portoghese Antonio Costa, a quanto pare accusato di gravi atti corruttivi. Uno scandalo che ha coinvolto anche il suo capo gabinetto e un consigliere, entrambi custoditi dietro le sbarre. A quanto pare le accuse riguarderebbero concessioni per l’estrazione di litio e la produzione di idrogeno verde. Tuttavia Costa dovrebbe continuare a comportarsi a Bruxelles come se avesse ancora pieni poteri, nel momento in cui la Ue deve prendere decisioni importanti sulla revisione del bilancio 2021-27 e sulla riforma PNRR e crescita. Intanto recenti sondaggi danno il Partito socialista in caduta libera passato dal circa 25 per cento dello scorso mese al 19,2 per cento dei giorni nostri. A livello di numeri il partito social-democratico rimarrebbe in testa al Governo con il 21,8 per cento, un livello troppo al di sotto di quello necessario per poter formare un nuovo governo, anche se venissero coinvolti i partiti di centrodestra che però hanno già risposto picche. Costa, se verrà scagionato da tutte le accuse, rimarrebbe in pole position anche per succedere a Charles Michel come presidente del Consiglio europeo. In caso contrario sarebbe un brutto colpo per i socialisti del Consiglio Ue che comprende tra gli altri anche degli italiani Enrico Letta e Paolo Gentiloni che non sarebbero rieletti, a spese con ogni probabilità dei liberali di Renew che già dispongono di una folta squadra di esponenti politici europei di spicco e che potrebbe convincere la Ue a rivedere la candidatura in vista della successione del pavido Charles Michel. Il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa ha convocato nuove elezioni il 10 marzo 2024.













