
Si sarebbe dovuta tenere ieri pomeriggio. Ma, a causa del maltempo, è stata rinviata al 16 febbraio l’iniziativa denominata “Le note di guarigione – Musica e melodie nei reparti” promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa in collaborazione con l’Asp 7 in occasione della XXXI edizione della Giornata mondiale del malato. Giovedì, quindi, a partire dalle 16,30, all’ospedale Giovanni Paolo II del capoluogo ibleo, ci sarà l’esibizione dei Flutes Quartet a cura degli alunni dell’istituto superiore statale Giovanni Verga di Modica con la partecipazione dei volontari dell’Avo e dell’Unitalsi, sottosezione di Ragusa. “La musicoterapia – spiega don Occhipinti soffermandosi sugli aspetti che costituiranno parte dell’iniziativa – è una disciplina basata sull’uso della musica come strumento educativo, riabilitativo o terapeutico. Da tempo, è noto come l’ascolto e l’esecuzione di suoni e melodie possano agire sugli stati d’animo e sulle emozioni, in virtù delle loro proprietà rilassanti o stimolanti. Tuttavia, più recentemente, l’interesse scientifico si è focalizzato sulla possibilità di sfruttare tale pratica come terapia complementare, in varie condizioni patologiche e parafisiologiche. La musicoterapia può migliorare la salute dei pazienti a diversi livelli, facilitando il raggiungimento degli obiettivi di trattamento. L’esperienza musicale può influenzare, infatti, molteplici ambiti, come le funzioni cognitive, le capacità motorie, lo sviluppo emozionale, le abilità sociali e la qualità della vita. La musicoterapia può essere applicata alla gravidanza, all’insegnamento scolastico o alla terapia in reparti di medicina oncologica, palliativa e geriatrica. A seconda del caso, le modalità di approccio di questa disciplina sono diverse e possono prevedere, ad esempio, l’ascolto di brani, l’esecuzione con strumenti, la libera improvvisazione, il canto, la danza o il movimento. Altri studi hanno registrato gli effetti benefici della terapia musicale sui livelli d’ansia di pazienti con gravi malattie cardiache e polmonari. Infine, la musica si è dimostrata efficace nell’attenuare gli stati d’ansia e la percezione del dolore, anche in condizioni complesse, come nei pazienti in attesa di procedure mediche o di un intervento chirurgico”.