
Un ring. Due pugili contro. E poi altri due. Quattro in tutto per un posto da vincitore: Roberto Ammatuna, Giuseppe Spadola, Enzo Galazzo e Patrizia Burrafato.
Prima di dare via all’incontro, e cioè prima del gong, lo speaker invita “i secondi” a scendere dal ring.
Ci si passi la metafora per dire che, mai come questa volta, i quattro candidati a sindaco di Pozzallo sono chiamati a tirare fuori tempestivamente idee e programmi ( “fuori i secondi” … “fuori i programmi amministrativi”).
Gli elettori hanno il sacrosanto diritto di sapere quali iniziative concrete i quattro candidati alla carica di primo cittadino intendono portare avanti in merito ad alcuni problemi prioritari da avviare a soluzione entro i primi cento giorni di governo della cosa pubblica locale.
Destinata, purtroppo, a diventare sempre più calda la sabbia delle meravigliose spiagge “Raganzino” e “Pietre Nere” sulla grave e attualissima questione dell’impianto di Biogas che si vorrebbe realizzare a Bellamagna, territorio di Modica, ma a qualche centinaio di metri dall’abitato di Pozzallo.
Controverso e inquietante, inoltre, il problema della messa in sicurezza del porto di Pozzallo del cui “finanziamento certo” e mai definito si parla da decenni.
Per non dire della necessità di intervenire con la massima urgenza per il rinnovamento della rete fognaria, opera realizzata negli anni Ottanta, e la sistemazione idrogeologica del territorio.
I quattro candidati a sindaco e gli elettori, soprattutto, sanno bene che crescita e sviluppo rimangono parole vuote di significato, se non riempite di contenuti progettuali ed operativi che possano interagire, in tempi ragionevolmente brevi, nel contesto di un virtuoso progetto complessivo che miri alla valorizzazionedell’unico comune marinaro della provincia a grande vocazione turistica.













