
Dopo il bilancio drammatico di 204 vittime dei nubifragi in Brasile, anche il governo della Bolivia fa sapere che 35 persone sono morte, 25 sono tuttora disperse e 75mila famiglie sono in gravi difficoltà per i danni provocati alle loro abitazioni dalle inondazioni che hanno colpito il Paese nell’ultima settimana. Il territorio più colpito è quello di Tarija, dove sono state identificate 16 persone, date per scomparse. Colpite pesantemente, con la distruzione completa delle loro abitazioni, le comunità di Naurenda, Tomatirenda, Mokomokal, Timboy e Philadelphia. Il presidente boliviano, Luis Arce, ha affermato: “non risparmieremo risorse o sforzi per venire incontro alle necessità primarie delle famiglie colpite dai nubifragi a Entre Ríos e Tarija (sud). Stiamo inviando medicinali, cibo e viveri, oltre a un nuovo contingente di militari e mezzi anfibi utili per la ricerca e il salvataggio di tante persone ancora in difficoltà. Il 22 febbraio, a causa delle forti piogge, una scuola è crollata a Yungas, a nord di La Paz, con il rinvenimento di un insegnante sotto le macerie. Ma non è finita qui. Oggi, il Sistema nazionale di emergenza, ha annunciato massima allerta per l’arrivo nelle pianure dell’est di nubifragi in particolare nella regione andina occidentale, Calvimontes.












