
“I risultati in qualche modo ottenuti nel 2021 devono essere consolidati. Non possiamo permetterci scostamenti e, soprattutto, nuove brusche frenate. Abbiamo bisogno di crescere e di farlo nella maniera più appropriata”. Lo afferma il presidente provinciale del Movimento politico Sviluppo ibleo, Andrea La Rosa, che è anche responsabile provinciale Enti locali della Lega Sicilia, dopo avere preso atto dei dati diffusi da Unioncamere Sicilia sul numero delle imprese attive nel 2021 e sulle iscrizioni e cessazioni che sono state registrate. “Nella nostra provincia – afferma La Rosa – nel 2021 erano operative 37.920 imprese. Abbiamo registrato 1.828 nuove iscrizioni e cessazioni di attività per 1.274 imprese con un saldo attivo di 554 unità e un tasso di crescita dell’1,48%, il quinto in Sicilia. E’ un tasso inferiore rispetto al resto della Sicilia (1,63%) ma raddoppiato rispetto al 2020 quando era stato dello 0,78%. Ci sono tutti i numeri perché si possa costruire qualcosa di importante su queste basi. Ma l’aumento dei costi legati all’energia elettrica, l’inflazione e, più in generale, un aumento complessivo dei prezzi riguardanti le materie prime rischia di bloccare il passo in avanti e di creare una sorta di involuzione. Affinché questo non accada, riteniamo opportuno sollecitare un’azione combinata di interventi anche sul nostro territorio per ridare nuova fiducia alle imprese. E, soprattutto, si fa appello ai governi nazionale e regionale perché possano essere adottate le contromisure tese a controbilanciare l’esoso aumento dei costi energetici. La ripartenza stava generando grandissimo entusiasmo, anche se ancora adesso ci confrontiamo con i problemi legati alla pandemia. Ma, in questo modo, rischia di essere strozzata sul nascere. E così non va”.














1 commento su “Nuove imprese. Saldo attivo nel 2021 in provincia di Ragusa”
Un’altra cosa che non va sono le vostre visioni. Mettete in evidenza e la fate apparire come cosa positiva invece di approfondire e capire com’è possibile che in un periodo come questo, ci siano aperture di attività quando è quasi certa l’imminente chiusura prima dell’avviamento.
Il fenomeno è semplice, se le nuove imprese sono in aumento, è perchè molti hanno creato delle società parallele per potere attingere a quei pochi fondi che qualcuno ha promesso di elargire a favore delle piccole e medie imprese. Oppure per non fallire! Si ricorda che per attingere a quei fondi (se li daranno) ci sono delle regole, tipo non avere pendenze con il fisco, i contributi dei dipendenti versati regolarmente, nessun tipo di iscrizione al crif ecc. Specie dopo questo periodo, è molto difficile trovare imprese immacolate ed esenti da pendenze, ed ecco che per arrivare a questi piani di salvataggio come li chiamate, molte aziende cambiano la loro ragione sociale e diventano pulite e senza macchia. Altri fanno delle società contorte come scatole cinesi, e quindi crescono le nuove attività che, sulla carta sono veri, ma di fatto non rispecchia la realtà perchè falsata. Questo lo sapete ma fate finta di non vedere per illudere sempre di più i cittadini e farci pure una bella impressione.