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Mercato immobiliare, vendere casa ad un solo figlio con più eredi: facciamo chiarezza

Tempo di lettura: 3 minuti

Sempre più spesso ci si trova ad instaurare guerre atroci proprio tra parenti più prossimi relativamente la spartizione dei beni di famiglia magari proprio in previsione della lettura del testamento. Esiste in Italia anche la possibilità, in ambito immobiliare, di poter cedere i beni quali case e proprietà, ad un unico figlio per evitare per l’appunto possibili scontri tra gli eredi.

Questa possibilità, come previsto anche dall’ordinamento italiano, viene spiegata molto bene anche nel proprio sito web dall’agenzia immobiliare Dove.it, bussola professionale e competente nel settore delle compravendite nazionali che dal 2018 guida i propri clienti con soluzioni personalizzate sempre studiate a tavolino.

I suoi esperti consulenti sono in grado di seguire non solo tutta la trattativa di vendita o acquisto dalla valutazione preliminare online fino al rogito finale, ma anche guidare i clienti passo passo in quelle che sono le articolate dispute burocratiche legate al mercato immobiliare. Tra queste anche la questione della vendita di una casa ad un solo figlio, argomento tra i più dibattuti ma che la pagina dedicata dell’agenzia chiarisce per avere un quadro ben strutturato a riguardo.

Non vi è solo un’opzione di trasferimento, un’alternativa alla donazione di un immobile – che prevede però ci sia consenso unanime tra gli eredi che potrebbero altrimenti volersi avvalere della quota legittima sul bene in oggetto – è quella appunto della vendita. In questo caso per essere effettiva in modo assoluto e non incorrere in ricorsi spiacevoli in tribunale, deve essere svolta secondo i prezzi di mercato. L’atto di compravendita impedirà dunque che la casa entri nell’asse ereditario e si creino dispute familiari, solo la quota incassata con la vendita farà parte poi del patrimonio da dividere tra i parenti più prossimi.

L’ultima soluzione per poter cedere un immobile ad un solo figlio è quella della donazione con vendita ed il consenso degli altri interessati: significa che una volta ereditata la propria quota di patrimonio comprensiva di un immobile, se non interessati, gli eredi possono trasferire la loro quota al soggetto designato tramite atto del notaio. Un modo che permette quindi di non poter impugnare nuovamente negli anni a seguire l’atto di vendita della struttura immobiliare.

Tutto questo non toglie che la vendita di un immobile a un solo figlio può anche essere oggetto di opposizione da parte degli altri familiari, spesso intenzionati a far accertare alla base l’intento simulatorio perseguito dalle parti (nascondendo in realtà una donazione). Affidarsi quindi ad un’agenzia anche per concludere questo tipo di trattative di compravendita è sempre la mossa vincente per evitare screzi e il subentro di scomodi disguidi burocratici e legislativi da cui a volte è impossibile uscirne illesi.

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