
L’assemblea nazionale di Anteas, tenutasi in videoconferenza nei giorni scorsi, è stata caratterizzata da riflessioni e confronti per condividere le prospettive di un’associazione che vuole essere sempre più vicina alle persone, in particolare a quelle fragili. Anche Anteas Ragusa dice la sua nel contesto di un appuntamento in cui si rimarca l’aspetto della parola “insieme” e in cui si è voluto porre l’accento sullo stile associativo e sul volontariato che fa la differenza e che nutre parecchia fiducia sul futuro. “Dopo i quattordici mesi in cui abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia – sottolinea il presidente di Anteas Ragusa, Rocco Schininà – si avverte, adesso, la necessità di gettare le basi per una nuova stagione, riprogrammare la partenza già dall’autunno. Ma noi non ci fermeremo neppure in estate perché stiamo già predisponendo un progetto di massima che ci consentirà di recuperare almeno una parte del tempo perduto. I nostri associati, costretti a interagire da casa con le nuove tecnologie, non vedono l’opera di ripartire. E vogliono farlo in presenza, con tutte le precauzioni del caso, naturalmente, per evitare contagi di sorta, ma cercando di coltivare quei rapporti interpersonali che, attraverso appunto la maniera tradizionale, ci consentono di stare vicini alle persone più fragili e che hanno più bisogno”.
“La resilienza – continua Schininà – ci ha consentito di vivere questo momento, di certo uno dei più difficili della nostra storia recente, cercando di limitare al massimo i danni. Ma ora abbiamo bisogno di tutta la nostra forza, di tutta la nostra prorompenza, di tutta la nostra voglia di fare, per riprenderci gli spazi che, a causa della pandemia, abbiamo lasciato vuoti. Siamo certi che anche i nostri associati ci daranno una mano nel percorrere questa strada che, per certi versi, si annuncia completamente nuova”.