
Il colosso petrolifero olandese Shell (assieme a Total, BP e Exxon, è uno delle quattro maggiori compagnie petrolifere nel comparto del petrolio e gas naturale) dovrà ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra, dopo che la Royal Duch petrolifera ha perso la causa in tribunale. Shell, all’inizio dell’anno aveva stabilito di ridurre l’intensità di emissioni carbonio dei suoi prodotti del 20% entro il 2030 rispetto al 2016 e del 100% entro il 2050. Riduzione che era stata considerata a livello globale una delle strategie climatiche più ambiziose del settore. Ma non per il giudice del tribunale olandese che ha ritenuto la misura insufficiente, ordinando a Shell di ridurre le proprie emissioni di carbonio del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. Sentenza ritenuta storica che potrebbe innescare azioni legali contro le compagnie energetiche di tutto il mondo. La società ha dichiarato che si appellerà alla sentenza, e che continuerà a farsi sentire nei consigli di amministrazione delle società energetiche di tutto il mondo. La decisione del tribunale arriva dopo le numerose pressioni da parte dei governi europei per un passaggio dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabile.