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Confimprese iblea. L’emergenza sanitaria non è ancora finita

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L’emergenza sanitaria non è finita e servono ancora pazienza e responsabilità in attesa che la campagna vaccinale abbia gli effetti necessari. Ne sono i convinti i vertici di Confimprese iblea che chiedono alle autorità maggiori controlli per evitare pericolosi assembramenti. Un invito ad una maggiore responsabilità, a tutte le attività, affinchè vengono rispettate le regole per evitare di vedere vanificati i sacrifici fatti. Il sindaco di Ragusa ha emanato un’ordinanza, in vigore fino al 6 aprile prossimo, che prevede il divieto di stazionamento, tutti i giorni, dalle ore 16 alle ore 22, nelle seguenti aree di Marina di Ragusa: Porto turistico, Piazza Torre, Piazza Duca degli Abruzzi, Lungomare Andrea Doria, Lungomare Mediterraneo, Piazza Malta, via Tindari. In tutte queste zone si potrà quindi transitare e passeggiare ma non sostare, per evitare il formarsi di assembramenti. I controlli saranno svolti dalla Polizia Municipale in sinergia con tutte le Forze dell’Ordine. Le autorità stanno moltiplicando gli appelli alla responsabilità e alla prudenza. La folla in strada, pur essendo una gioiosa immagine di normalità, è comunque un assembramento, cioè una situazione pericolosa di contagio esponenziale. Il rischio è quello di rivedere scene di movida fuori controllo che potrebbero far ripartire i contagi in un batter d’occhio, vanificando i grandi sforzi degli ultimi mesi per abbattere la curva dell’epidemia. Il clima è quello del rilassamento generale non curante della possibilità che si richiuda tutto. “Ci vuole il massimo rigore – spiega il presidente provinciale di Confimprese iblea, Pippo Occhipinti .- per fare rispettare norme che dovrebbero conoscere tutti. Applichiamo le regole sul distanziamento sociale, pensiamo al fatto che comportamenti irresponsabili mettono a rischio non solo la nostra salute ma anche quella delle persone più fragili che abbiamo a casa. Ringraziamo il prefetto, il sindaco e le forze dell’ordine”. Il buon senso e la cautela non basta. La voglia delle persone di respirare un barlume di normalità resetta divieti e paure. “Ci sono attività commerciali – aggiunge il presidente territoriale di Confimprese iblea, Peppe Occhipinti – vedi i ristoranti, che hanno pagato un prezzo altissimo con la chiusura serale delle attività confermato nel nuovo Dpcm. Le regole ci sono e vanno, comunque, rispettate. Continuando così non c’è niente di buono da aspettarsi”.

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