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Confimprese iblea sulla riapertura di bar e ristoranti

Tempo di lettura: 2 minuti

Una luce in fondo al tunnel. In una situazione economica assai fragile. Molti ristoranti cercano di reinventarsi e studiare strategie per tamponare (con aperture prolungate fino alle 18: orario consentito in zona gialla). Un mondo, quello della ristorazione, che non cerca assistenzialismo, quanto piuttosto tutele economiche. Per questo l’apporto della politica è essenziale. Con misure a sostegno del settore. Il direttivo territoriale di Confimprese iblea traccia le linee guida della cosidetta ”fase due”. “E’ arrivato il momento delle risposte – incalza il vice presidente di Confimprese iblea, Ilda Migliorino – dopo la fase di confronto e di interlocuzione con il Comune di Ragusa siamo certi che presto arriveranno i primi importanti segnali. L’associazione sarà da pungolo alle amministrazioni locali per una equa distribuzione delle risorse e, nei tavoli di confronto, faremo sentire la nostra voce”. Il presidente provinciale Pippo Occhipinti ha delegato il direttivo sezionale di Ragusa come capofila in provincia. Una fase di ascolto e di programmazione della prossima stagione estiva. “Daremo le nostre indicazioni sulle tante problematiche – aggiunge Migliorino – dalla viabilità ad una eventuale programmazione di eventi o manifestazioni. Chiederemo a tutti i comuni copia dei bilanci per capire come vengono spesi i soldi dei cittadini. E’ arrivato il momento delle scelte condivise. Ma non solo a parole”.
A proposito di riaperture, Le regole stabilite dal Cts (comitato tecnico scientifico), prevedono il distanziamento di almeno un metro tra i clienti dei ristoranti all’uso della mascherina obbligatorio nei luoghi di passaggio. Confermata la regola del numero massimo di persone non conviventi sedute allo stesso tavolo: quattro. Resta anche l’obbligo del cartello con la capienza massima del locale, già esposto fuori dai locali di ristorazione. All’interno del ristorante, intanto, l’obiettivo rimane quello di garantire la massima sicurezza al personale e ai clienti.

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1 commento su “Confimprese iblea sulla riapertura di bar e ristoranti”

  1. “Per questo l’apporto della politica è essenziale”.
    La politica “dovrebbe” essere essenziale, ma gli manca l’Essenza, o l’hanno persa!
    Quindi pensate meno ai tavoli con loro e datevi da fare in altro modo, e ricordate che si prega solo i Santi, e ci si inginocchia solo davanti a Dio, loro devono fare solo il loro lavoro e visto che non lo fanno, mandateli al diavolo. A voi servono i fatti, loro con le parole e le promesse ci lavorano e si guadagnano lo stipendio, i ristoratori non possono cucinare le parole. Quindi affondate il coltello quando più possibile, perchè se ci andate con i sorrisini e le pacche sulla spalla, resterete sempre con una montagna di comunicati di solidarietà. E nelle pentole e le padelle, ci buttate la loro solidarietà!

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