
Le due frasi scritte sulle tute delle infermiere che hanno operato in questi giorni al drive in di Modica, rappresentano due sentimenti diversi: rabbia e umiltà. Rabbia nei confronti di chi crede che sia tutto finto, che il covid non esista. Le persone che stanno sotto questa tuta stremate dalla stanchezza e dal sudore non guardano in faccia nè caldo nè freddo e neppure pioggia o sole. Hanno l’umiltà di non volere essere definiti eroi, ma semplicemente “infermieri”.
Anche alcuni volontari hanno voluto mettersi in gioco sposando una giusta causa: il bene comune.
8 commenti su “Modica, messaggio eloquente di due infermiere del drive in”
Ripeto sempre e sempre lo ripeterò che siete il nostro orgoglio.
Bravissime, grazie per quello che fate ogni giorno per tutti noi. Non sarà facile per voi leggere le opinioni di persone che non credono al covid e pensano che sia solo una bufala..
La colpa non è del Covid, che c’è, ma non è quello che si dice……! La colpa è di chi ha ridotto la Sanità in questo stato.. Basta commedie, ognuno è pagato dopo il lavoro, chi non se la sente cambi mestiere. Ci sono lavori peggiori è molto più pesanti, è senza i vostri diritti. Buon lavoro.
@gino
Caro Gino, forse lei non capisce la differenza tra fare l’infermiere, guadagnare il proprio stipendio e avere i propri diritti in tempi normali, e fare l’infermiere a centro di una pandemia mondiale non avendo ne diritti ma solo il dovere di aiutare più persone possibili.
Ad maiora
Stoconglinfermieri, legga bene perché pure io sto con gli infermieri….. Infatti ho scritto che la colpa è di chi ha ridotto la Sanità in questo stato, facendo tagli. 10000 posti in terapia intensiva su una popolazione di 60 milioni. Ho detto tutto! In Italia abbiamo solo doveri senza diritti. Provate con un altro lavoro nel privato, dove a fine mese non si sa se si prende lo stipendio…..! Ma ripeto non ce l’ho con gli infermieri.
@Gino appunto perché hanno fatto i tagli alla sanità dobbiamo elogiare sempre i nostri infermieri e medici che magari arriveranno alla fine del mese con lo stipendio ma non sanno però come gli andrà con il covid. Non voglio scendere nelle discussioni delle statistiche, solamente mi schierò con chi è stato mandato allo sbaraglio contro la pandemia proprio come i soldati della seconda guerra mondiale.
Da apprezzare l’umanità di ognuno di loro ma soprattutto complimenti all’umiltà che hanno. Mi sono trovato a parlare con alcuni infermieri e ho notato come ci tengono a non essere definiti eroi, perché stanno facendo il proprio lavoro. Un po’ il senso che dice la frase della ragazza sulla destra. Per quanto riguarda i negazionisti o comunque chi non crede al Covid, perché non fanno un giro nelle terapie intensive così poi ci raccontano se non esiste. Grazie infermieri, dottori e personale sanitario in generale!
Ha ragione Gino, per me, La scelta di un lavoro , il lavoro non e’ privo di sorprese, ma io ho scelto e lo faccio con dignita’, compiangersi o manifestare, e sindacale e’ stupido da fare. Chi non crede al Covid i problemi sono suoi non nostri.