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Lo sport come modello della realtà. L’Istituto “Amore” di Pozzallo tra le poche scuole facenti parte del percorso triennale

L’Istituto Comprensivo “A. Amore” di Pozzallo è tra le poche scuole che il MIUR ha autorizzato ad attivare il percorso triennale ad indirizzo sportivo che guarda allo sport come percorso formativo per promuovere l’educazione alla salute, al benessere fisico e al rispetto delle regole.
Giorno 27 marzo, presso l’Istituto “Porcu Satta Quartu Sant’Elena” di Cagliari si è svolto il Convegno: “Lo sport come modello della realtà ed il suo ruolo per l’integrazione dei disabili”. Del progetto fanno parte, insieme all’Istituto Comprensivo A. Amore, altre 13 scuole in tutta Italia. Senza dubbio la pratica sportiva aiuta a sviluppare le “Life Skills” che mettono l’individuo nella situazione di poter fronteggiare le sfide della vita quotidiana , come già lo aveva definito nel 1993 l’OMS, ha dichiarato la Dirigente Scolastica del nostro Istituto, Prof.ssa Veronica Veneziano, che ha sottolineato la valenza delle competenze per la vita nei processi di apprendimento e di crescita che, interiorizzate, saranno spendibili in tutti i campi promuovendone il benessere psicosociale.
Nella conferenza di presentazione del progetto Claudio Bardini, ideatore della sperimentazione della Scuola ad indirizzo sportivo d’Italia, ha evidenziato il ruolo dello sport che si propone con questo percorso di formare ed avviare gli alunni alla pratica sportiva. La dirigente Veronica Veneziano ha più volte dichiarato il suo interesse verso la formazione sportiva, proprio per questa capacità che esercita lo sport nella gestione delle emozioni e dello stress, nello sviluppo del pensiero critico e creativo ed infine come mezzo di inclusione. É chiaro che formare gli studenti sul piano culturale, sportivo ed etico-sociale significa consentire loro di spiccare il volo.
Era presente al Convegno, in video conferenza, il Dr Raffaele Ciambrone, Dirigente MIUR, il quale sostieneda sempre modelli organizzativi che promuovono l’inclusione e il benessere di tutti e di ciascun alunno. Pedagogista e funzionario del Ministero dell’Istruzione-Università-Ricerca (MIUR) ha ribadito di tenere conto dei ritmi di apprendimento degli allievi e dell’alternanza delle attività intellettuali con quelle sportive, in questo modo le difficoltà degli alunni si riducono e li si aiuta a inserirsi meglio nella società, si migliora la salute e il benessere psicofisico, si sviluppa un sentire dell’inclusione che supera le barriere di genere e culturali.

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