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La Cisl Fp Ragusa-Siracusa sta pianificando i contenuti delle piattaforme della propria azione sindacale in vista della stagione autunnale.

La segreteria della Fp Cisl Ragusa-Siracusa sta già pianificando le piattaforme della propria azione sindacale in vista dell’avvio della stagione autunnale a prosecuzione della trattativa di secondo livello che interessa tutti i lavoratori del pubblico impiego. “Dovrà essere caratterizzata – sottolinea il segretario generale Daniele Passanisi – da tutta una serie di obiettivi predeterminati riguardanti sia gli enti locali quanto il comparto Sanità”.
Con riferimento al primo aspetto, Passanisi ricorda che nello scorso mese di marzo è stato firmato il contratto collettivo “mentre – aggiunge – stenta ancora a essere siglato, a livello territoriale, quello integrativo in ogni ente locale. C’è il rischio di continuare a lavorare senza regole nonostante la normativa e il contratto collettivo siano cambiati. Poi, bisognerà premere per ottenere la stabilizzazione definitiva. Sono poche le unità rimaste negli enti locali, il clou forse è al Comune di Chiaramonte Gulfi. Ma proprio per questo motivo, perché sono pochi, è indispensabile affrontare la problematica con i parametri dettati dalla legge Madia, in armonia anche con la legge regionale, attraverso la predisposizione di un piano del fabbisogno che consenta a questi ultimi precari di potere contare sulla giusta dignità lavorativa ottenuta dai colleghi degli altri enti locali territoriali. Sarà necessario anche sollecitare gli enti che non hanno ancora provveduto a erogare gli aumenti salariali. Il contratto di lavoro, a tal proposito, ha fissato una tempistica ben precisa che andava e va rispettata. Continueremo, quindi, a farci portavoce della recrudescenza di carattere sociale provocata dal prelievo forzoso nei confronti dell’ex Provincia regionale da parte di Stato e Regione in aggiunta al sempre minore e ritardato trasferimento di risorse finanziarie, la cui risoluzione passa però per i tavoli regionali e nazionali, con grave pregiudizio nella determinazione del dissesto degli enti e, in conseguenza all’intuibile disagio dovuto alla ritardata erogazione degli stipendi ai dipendenti, del fisiologico abbassamento del livello dei servizi alla cittadinanza. E’ indispensabile, dunque, aprire un confronto vero con il sindacato, le chiacchiere ormai stanno a zero, le soluzioni non sono più rimandabili da parte della politica ed è per questo che ci attendiamo il supporto della deputazione regionale dell’area iblea, che di questi argomenti aveva fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale. La Cisl Fp proseguirà il proprio percorso a difesa dei lavoratori per assicurare la qualità dei servizi pubblici, ma per ottenere i risultati necessita un sussulto etico della politica”.
Il segretario Passanisi, poi, concentra la propria attenzione sulla Sanità. “Siamo fiduciosi – spiega – che il lavoro finora svolto per dare corso alla stabilizzazione dei precari storici e degli ex Lsu anche all’Asp di Ragusa inizi a produrre gli effetti nel breve termine e che il management aziendale definisca le procedure per l’assegnazione dei coordinamenti sanitari, essenziali per una ottimizzazione della organizzazione del lavoro delle unità operative. Essendo in dirittura d’arrivo l’approvazione della rete ospedaliera da parte della Regione, riteniamo fondamentale discutere di atto aziendale e, soprattutto, della dotazione organica necessaria per determinare il giusto carico di lavoro a tutti gli operatori sanitari assicurando così, nel contempo, un miglioramento quali-quantitativo dell’assistenza al malato utile ad evitare liste di attesa dai tempi lunghi che favoriscono la migrazione passiva verso altre realtà sanitarie, tutto ciò con un occhio particolare ai servizi di emergenza-urgenza che reputiamo essere salva-vita”.

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