Il giudice monocratico, presso il Tribunale di Ragusa, Filippo Morello, ha condannato a quattro mesi di reclusione, col rito abbreviato, il vittoriese Giovanni Giacchi, accusato di minaccia aggravata nei confronti del giornalista modicano Paolo Borrometi, collaboratore Agi e direttore del sito di inchiesta Laspia.it.
Il pubblico ministero Adele Mandara, considerando provate le minacce gravi, aveva chiesto la stessa pena. Giacchi, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, è stato condannato anche al risarcimento dei danni. Borrometi si era costituito parte civile con l’avvocato Luca Licitra. Il difensore dell’imputato aveva citato, per ottenere l’assoluzione, una recente sentenza di Cassazione sostenendo che non è stato accertato indirizzo IP per risalire senza ombra di dubbio all’autore della frase incriminata.
Giacchi era stato rinviato a giudizio davanti al tribunale monocratico per avere commentato su Facebook un articolo del giornalista daa titolo “Vittoria come Napoli: esce dal carcere il delinquente Angelo Ventura e si festeggia con selfie”, scrivendo “caro amico fatti una risata perché domani si potrebbe parlare di te in chiesa”.













