
Modica, 27 Novembre 2025 – Un grave episodio di disservizio sanitario si è verificato presso l’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica, gettando luce sulle persistenti criticità relative alla gestione dei ricoveri e degli interventi programmati. Protagonista della vicenda è una donna di 67 anni, affetta da disabilità, gravi difficoltà di deambulazione e diverse patologie croniche e invalidanti. La paziente era in attesa di un intervento chirurgico, programmato sin dai primi di ottobre a seguito di una visita specialistica a pagamento effettuata in ospedale. L’intervento della donna è stato rinviato per ben due volte. La situazione è degenerata in occasione del secondo rinvio, avvenuto con modalità definite “umilianti”.
La paziente, come richiesto dal protocollo, si è presentata in ospedale alle 7 del mattino. Nonostante la sua condizione di disabilità e le difficoltà motorie, è stata costretta ad attendere in sala d’attesa per oltre due ore e mezza.
Verso la metà della mattinata, anziché essere avviata al ricovero, la donna è stata informata dalla caposala di turno che non sarebbe stata ricoverata e l’intervento sarebbe stato nuovamente annullato per una singola e inaccettabile motivazione: “non ci sono posti letto”.
Il rinvio dell’operazione, oltre a prolungare le sofferenze della paziente, evidenzia gravi problemi di pianificazione e coordinamento all’interno della struttura ospedaliera, dove la mancanza di posti letto sta compromettendo l’assistenza a chi ne ha più bisogno, specialmente ai soggetti più fragili e vulnerabili.














2 commenti su “Modica, paziente disabile rimandata a casa: intervento rinviato per mancanza di posti-letto”
Questa è l’ennesima dimostrazione che il Ministero della Salute non è compatibile con il Ministero del Tesoro.
Questa è la drammatica fine del Servizio Sanitario Nazionale, aziendelizzazioni, chiusura di piccoli ospedali, tagli vergognosi di posti letto, tagli di risorse sul personale, carenza di organici, medici, infermieristico ed altre figure necessarie alla funzionalità dei servizi, il tutto per favorire il privato. Fino a quando non emuliamo i francesi nel difendere i propri diritti con manifestazioni in tutta la Francia, non servono le lamentele sulla tastiera. Ricordo ai tempi delle Unità Sanitarie Locali non mancavano mai posti letto e non si mandava a casa nessuno si aggiungevano posti letto dai quattro per stanza un quinto posto per curare la persona. Ora si parla di solo risparmi sulla pelle dei cittadini e in Italia più 5 milioni di italiani rinunciano a curarsi per mancanza di risorse. Il nostro SSN era tra i più apprezzati al mondo, la politica ha deciso di privilegiare il privato penalizzando la sanità pubblica e incentivando il management con degli obiettivi sui risparmi aziendali. Il personale ospedaliero è da apprezzare per i turni massacranti per insufficienza di personale. A fronte delle evidenti difficoltà negli ospedali italiani la politica deve fare una inversione di marcia, aumentare i posti letto, aumentare il personale, rivedere urgentemente le convenzioni con il privato, non è possibile obbligare le Asp a convenzionarsi con il privato e pagare chi fa concorrenza alle stesse Asp. Non sono contro il privato ma chi vuole andare nel privato è libero pagando di tasca propria. Forse è giunto il momento di fare qualcosa per difendere il SSN prima che sia troppo tardi e in un Paese civile queste porcate non si possono accettare con l’indifferenza. La salute è un bene prezioso, gli italiani pagano le tasse per la sanità pubblica e la politica deve fare una sola scelta, sanità pubblica.