
Ispica, 12 Novembre 2025 – Ispica è calato il sipario sull’amministrazione Leontini: il sindaco Innocenzo Leontini è stato sfiduciato dal Consiglio Comunale. Il voto è arrivato in serata, dopo una seduta tesa e ricca di colpi di scena procedurali.
La mozione ha ottenuto l’esatto numero di voti richiesto per passare: dieci.
I nove consiglieri firmatari della mozione (Gianni Stornello – Pd, Serafino Arena – Controcorrente, Pierenzo Muraglie, Angelina Sudano, Giovanni Muraglie, Carmelo Oddo – Lista Muraglie sindaco, Paolo Monaca – Sud chiama Nord, Mary Ignaccolo e Matilde Sessa) hanno trovato il decimo voto decisivo.
Il voto cruciale è arrivato dal Presidente del Consiglio Comunale, Titta Genovese, che, pur essendo stato in passato uno dei fautori dell’elezione di Leontini, ha mantenuto la promessa fatta nei giorni scorsi, schierandosi per la sfiducia.
La giornata era iniziata con due lunghe sospensioni, ciascuna di un’ora, prima che la discussione entrasse nel vivo. Un momento centrale è stato la lettura da parte del Sindaco Leontini dei pareri del Segretario Generale, della Prefettura e della Regione, tutti concordi nel ritenere la mozione di sfiducia inammissibile.
Nonostante questi pronunciamenti, la discussione è proseguita e la mozione è stata votata dopo le 20:30, decretando la decadenza del Sindaco.
Il Consiglio Comunale ha votato anche per l’immediata esecutività della decisione, ma la vicenda è tutt’altro che chiusa. Data l’inammissibilità dichiarata dagli organi superiori, si attendono a breve ricorsi che potrebbero, a detta del sindaco, innescare un “cataclisma di carattere giudiziario”. Non resta che attendere per scoprire se ci saranno ulteriori colpi di scena legali nei prossimi giorni.
Nel frattempo, la gestione dell’ordinaria amministrazione, a seguito del precedente azzeramento della Giunta da parte di Leontini, è stata affidata al neo-nominato vicesindaco, Tonino Cafisi.













3 commenti su “Ribaltone a Ispica: Innocenzo Leontini non è più sindaco!”
Ma come può amministrare una città un Sindaco sfiduciato anche se il Segretario generale, la Prefettura e la Regione dicono che può continuare il suo mandato? E come può una persona che viene definita “di cultura” andare avanti sapendo di non essere più accettato, stimato e utile per la sua città? Non sente addosso la responsabilità per il benessere dei suoi cittadini e l’ efficienza della macchina amministrativa? Dov’è finita la dignità, il senso di responsabilità e il nobile significato di Politica?
A Modica questo non può accadere. Purtroppo.
A Modica sono tutti all’opposizione ma nessuno sfiducia nessuno. A cumarca.
Modica non si mette in discussione pur con un disastroso dissesto.
Macco
Non scambiare i lampioni con i c.
Si vede che sei ignorante in materia cioè ignori le radici del dissesto e i benefici del dissesto ormai non rinviabile dopo decenni di accumulo debito .
È dalla nascita del comune di Modica che si accumula debito per far stare bene un pugno di persone , comunali in primis , favori ad amici proprietari di locali in affitto, spese folli dentro il comune per tanti piccoli favori agli amici degli amici , ma soprattutto in passato non si è speso una lira per migliorare Modica, solo spreco , solo traffico affaristico , parco macchine gestito come se fossimo in Nicaragua, la tela di Penelope del piano regolatore tessuta e mai conclusa , tessuta da un tale di Messina mi pare ingegnere Vasquez , 30 anni di lavoro incompleto ma pagato benissimo, i palazzinari e chi acquistava terreni agricoli alla sorda tiravano la tela di qua e di là, e l’ingegnere modificava in eterno senza mai concludere adesso sarà in pensione.