
Pozzallo, 03 Novembre 2025 – I disagi legati alla gestione del servizio idrico da parte di Iblea Acque S.p.A. continuano a suscitare malcontento tra i cittadini di Pozzallo. Alle problematiche già note, come le fatturazioni arbitrarie su contatori inesistenti o anagrafiche errate e le difficoltà comunicative con l’Ente, se ne aggiunge ora una logistica che crea notevoli difficoltà, specialmente per chi ha problemi di mobilità.
Il Circolo di Pozzallo del movimento Sud chiama Nord ha sollevato la questione relativa alla giacenza delle raccomandate inviate da Iblea Acque. Secondo la segnalazione, i cittadini sono stati invitati a ritirare la corrispondenza non consegnata presso l’ufficio di una posta privata situata a Ispica, un comune limitrofo.
“Per chi non ha la possibilità di spostarsi autonomamente, ritirare le raccomandate in un’altra città è un danno che si aggiunge alla beffa di fatture sbagliate,” si legge nel comunicato del Circolo.
Per mitigare questo disagio, il Circolo “Sud chiama Nord” ha inviato una nuova richiesta al Sindaco di Pozzallo. La richiesta si basa sulla posizione del Comune in qualità di detentore del 6% delle azioni di Iblea Acque.
L’obiettivo è ottenere che le raccomandate non consegnate e attualmente in giacenza a Ispica vengano messe a disposizione per il ritiro nell’Ufficio Periferico di Pozzallo, specificatamente in viale Australia, Centro COM.
Il Circolo sottolinea che, sebbene la posizione di questo ufficio non sia considerata ideale, rappresenta comunque una soluzione nel territorio comunale che evita ai cittadini spostamenti a Ispica, resi complessi dalla scarsa disponibilità di collegamenti ferroviari e di trasporti extra urbani.
Il problema logistico si aggiunge a una precedente battaglia condotta dal Circolo già nel marzo 2023. Allora, l’attenzione era focalizzata sulla questione della non potabilità dell’acqua pozzallese e sul diritto dei cittadini a ottenere una decurtazione del 50% sul costo del canone idrico e di depurazione, in forza di una sentenza della Corte di Cassazione.
Il Circolo si dichiara fiducioso che il Sindaco e le altre forze politiche locali sosterranno questa nuova proposta per offrire “piccole ma importanti risposte alla cittadinanza” che, nel confronto con Iblea Acque, si trova spesso davanti a “un muro che appare sempre più insormontabile.”













3 commenti su “Raccomandate di Iblea Acque: il Circolo “Sud chiama Nord” chiede intervento al Sindaco per Pozzallo”
Se il Comune di Pozzallo detiene il 6% di azioni di Iblea Acque è solo un azionista che aspetta i dividenti a fine anno. Con questo misero 6% non è in grado di risolvere niente in quanto non conta niente. Solo la sua presenza nel CDA e tante chiacchere da distribuire ai cittadini. Quindi il “muro sempre più insormontabile” non lo potrà scavalcare nè il Sindaco e neanche le altre forze politiche che hanno creato questa straordinaria eccellenza che chiamano Iblea Acque S.p.A.
L’unica cosa che può fare la politica, è fare valere il voto del referendum vinto dai cittadini a non privatizzare l’acqua mandando a casa tutti e riprendere in mano il controllo dell’acqua nei singoli Comuni. Così come vuole la maggioranza dei cittadini che hanno votato il referendum e che non sono la minoranza come invece avviene durante le elezioni elettorali.
La politica tutta che sia maggioranza o opposizione è colpevole di questa situazione. Da pozzallese vi suggerisco di nascondervi se avete ancora un briciolo di dignità. Dobbiamo uscire fuori da Iblea acque. Chiedo a tutti i cittadini di Pozzallo di consegnare le schede elettorali e vedrete che anche gli altri cittadini della provincia ci seguiranno.
L’IBLEA ACQUE?
Un Ente così inefficace a livello amministrativo che ho avuto a che fare e spero non averne.
L’anno scorso ho effettuato (anzi ho tentato) la richiesta di voltura tramite web, ed essendo disabile, mi è impossibile avvicinare per la mia presenza. Mi rispondono che è fattibile effettuare la richiesta tramite web chiedendo le varie documentazioni. Dopo una settimana procuro tutta la regolare documentazione inviadola tramite mail. Mi rispondono riferendomi che la pratica non può andare avanti perchè priva di marca da bollo, tranne che se viene spedita tramite Posta.
Effettuo una Raccomandata A.R. e dopo trascorsi ben oltre 3 mesi, chiedo il perchè di questo silenzio, dando riferimenti di racc. A.R.
Ebbene…mi dicono che la documentazione in parte persa, e non si trova nemmeno la Marca da Bollo che avevo minuziuosamente allegato.
Sono trascorse da allora, oltre 8 mesi, e ancora la documentazione è irriperibile senza il bollo.
Ho rinunciato definitivamente, pagando l’acqua come già ho fatto, al proprietario dell’immobile.