
VITTORIA, 01 Novembre 2025 – Una cittadina italiana di origine straniera, incinta al quarto mese, denuncia pubblicamente un episodio di grave negligenza e scortesia avvenuto oggi presso il reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Vittoria. La donna, trattenuta per accertamenti, accusa il personale infermieristico di modi “super sgarbati” e di averle servito un pasto “indegno” per la sua condizione, sollevando un allarme sui diritti dei cittadini e sulla qualità del servizio sanitario.
La paziente, che desidera far sentire la voce dei “cittadini italiani di origine straniera” – ribadendo di avere gli stessi diritti di chiunque altro – si è recata in ospedale in mattinata a causa di un leggero malessere legato alla gravidanza. Trattenuta per flebo e accertamenti, la situazione è degenerata all’ora di pranzo.
“Ero incinta, con la testa che mi girava per la fame. Ho chiesto un piatto, specificando solo di non mangiare maiale,” racconta. La risposta del reparto sarebbe stata inaccettabile: le è stata servita una scatoletta di tonno discount e un pezzo di pane.
“Cibo che si dà ai gatti o cani randagi, non ad una donna incinta!,” dichiara la cittadina, parlando di un vero e proprio “insulto” alla sua dignità e alla sua condizione.
L’episodio è aggravato, secondo la sua denuncia, da un clima di tensione creato dal personale. “Le infermiere si credono padrone del mondo,” afferma la donna, accusando il reparto di scarsa professionalità e mancanza di rispetto.
“Siamo italiani e meritiamo lo stesso rispetto e la stessa cura di chiunque altro,” è il messaggio forte e chiaro che la donna lancia.
Si attendono ora chiarimenti dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Ragusa.
Foto Franco Assenza













13 commenti su “Ospedale di Vittoria. Donna incinta accusa: “Non rispettata la mia dignità””
Gli infermieri normalmente non servono il vitto nei paesi evoluti. Evidentemente nel posto da dove ha origini la gravida non è così ma del resto come biasimarla quando anche qua da noi persino i pubblicisti/giornalisti professionisti non hanno compreso il ruolo della figura infermieristica, “leggermente” cambiata tra il 1994 e il 1999. Mica l’altro ieri! E vabbè… Prolifera gli ignoranza e diminuiscono, giustamente, gli iscritti ai cld di infermieristica perche nella percezione di questi soggetti c’è ancora che l’infermiere passa alla bisogna lo straccio a terra pure.
A far venire più suore nei reparti al Maggiore, quando la figura infermieristica declinerà e torneranno le sorelle, poi ci penserà il nostro onorevole” già “parrocchiano di Dio”
Attendiamo che la spieghi lei la differenza, così siamo tutti a posto, anche i “pubblicisti/giornalisti”. Buona serata
Una scatoletta di tonno da mangiare a una donna in gravidanza (qualunque ginecologo sarebbe inorridito) è un atto vergognoso di ripicca frutto del clima insopportabile che si respira negli ultimi anni in Italia.
Mi auguro che verranno presi provvedimenti nei confronti dei responsabili di questo episodio indegno: non c’erano verdure? non c’era vitello o pollo?
Indignato, che vuol dire “nel posto da dove ha origine la gravida non è così” ? la scatoletta di tonno la puoi dare al gatto, che hai da essere indignato?
In sostanza, tralasciando le frasi colorite, se ho capito bene,
indignato
dice che gli infermieri non servono pasti, pertanto l’atto citato non può essere addebitato ad un infermiere.
Indignato, ma l’atto non è deprecabile?
Dopo l’accoglienza, in tanti cavalcano l’onda! Forse sarebbe il caso che dall’altra parte ci fosse precisazione dei fatti! accusare disparità di trattamento è pretestuosita’ pelosa. Tutti sono a carico!!!
A me sinceramente mi sa di bufala ! Non credo che in ospedale si verifichi questo! Io inviterei la signora a documentare l accaduto e denunciare se corrisponde a vero ! O viceversa se tutto una cosa montata l ospedale e gli infermieri denunciassero per diffamazione alla signora !
Un filoncino con una scatola di tonno ? Bene , se non ricordo male , in gravidanza è consigliabile non mangiare troppo in un un pasto , ma aggiungere a colazione, pranzo e cena , spuntino e merenda , per non andare incontro a nausee molto frequenti in gravidanza , dunque , adeguato apporto di nutrienti in più pasti meno abbondanti .Io avrei aggiunto un piatto di riso con verdure e cereali. Pertanto…, la scatola di tonno e un filoncino ai gatti ? Ai gatti si danno le crocchette o le scatolette di carne per gatti . La scatoletta di tonno da quando il mondo è mondo è per gli esseri umani , non mi risulta che è cibo per i gatti . Secondo il mio parere gli infermieri in questione non hanno fatto nessun errore visto la diluizione in cinque pasti degli apporti nutrizionali consigliati in gravidanza dagli dietologi , la critica poteva essere mossa su il nutrimento complessivo giornaliero carente di apporti nutrizionali , certo meglio aggiungere al tonno e al filoncino un piatto di riso con cereali e verdure o carne magra , ma è un parere il mio personale e di uomo della strada , aspettiamo di sapere gli sviluppi della vicenda e il parere degli esperti.
No, no ma io non spiego proprio nulla @Redazione. State scrivendo che l’infermiere tecnicamente è anche deputato a distribuire il vitto. Bene così… giudicheranno quei pochi che hanno idea di quale sia il profilo professionale dell’infermiere ai sensi di legge.
Riguardo al clima di “ripicca” di cui vaneggia l’altro commentatore, potrebbe magari prima informarsi sulla quantità e qualità di vitto distribuita dagli ospedali italiani. Non la sfiora l’idea, caro Aldo, che magari c’era come opzione solo quella scatoletta di tonno? Ma chi distribuisce il vitto, secondo voi, specie se infermiere (ed è possibile perchè OSS e ausiliari, deputati a questa mansione, ce ne sono pochissimi ovunque negli ospedali italiani), con tutte le cose che ha da fare, ha tempo e voglia di “fare ripicche” alla gravida? Per logica, mannaggia la miseria!
Vi piace dare la croce addosso a quei pochi sfortunati (sempre meno) che ancora si dedicano, spesso nonostante tutto ancora con passione; ad assistere rispondendo pure per responsabilità professionale quando di professionale nel loro lavoro, in termini di onori, c’è zero mentre in termini di oneri 1000. Godetevi questo piacere ma tenete a mente che nel frattempo e le corsie si svuotano di infermieri. Al posto loro poi ci metteremo gli ASU dai!
Gli è stato permesso e concesso troppo….. Ora pretendono tutto e di più!
Dal mio umile ed inutile punto di vista è stato chiesto un pasto che non era stato previsto, e probabilmente fuori orario.
Gli infermieri hanno preso ciò che probabilmente avevano da parte per loro stessi (ebbene sì a volte anche gli infermieri hanno bisogno di mangiare qualcosa “al volo”… e non sono gatti) e l’hanno portato alla signora.
Lo scandalo su cosa si dovrebbe basare? Dov’è l’elemento che grida scandalo? Veramente voi avete sempre in frigo caviale ed ostriche?
Mi pare di capire che se fossimo stati in perido di ramadan non sarebbe successo niente di niente…
Sono sempre più arroganti .
” Non è stata rispettata la mia dignità”! Ma semmai è la nostra dignità che non viene rispettata, dopo tutti che si accolgono.L”hanno accolta in ospedale e fa una lettera per una scatola di tonno!? Poteva farsi comprare una focaccia!!! Ma suvvia cosa pretendeva la visita o il pranzo?
Mangiare per i gatti???? gentile signora, anzichè sproloquiare a sproposito, se ne ritorni al suo paese dove “sicuramente” le userebbero un trattamento migliore! Contenta lei e ancor di più Noi….. f.to, da uno che ha dedicato la propria vita al volontariato, sia al nord che al sud, ma che ora non ne può più……………..!!!!!