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Violenza a Modica Alta: Arcigay Ragusa condanna e offre supporto

Tempo di lettura: 2 minuti

MODICA, 09 Ottobre 2025  – L’episodio di violenza avvenuto recentemente a Modica Alta, dove una transgender è stata brutalmente aggredita con schiaffi e calci in strada da un uomo, ha suscitato la ferma reazione di Arcigay Ragusa e dell’associazione Ipso Facto. Le associazioni intervengono per ricondurre la discussione sul fatto incontrovertibile: una donna ha subito violenza fisica in pubblico.

Secondo Arcigay, ogni tentativo di distogliere l’attenzione dalle responsabilità del gesto, attraverso illazioni su presunti retroscena o rapporti tra vittima e aggressore, è irrilevante e dannoso.

“Il focus deve rimanere su un fatto incontrovertibile: una donna ha subito violenza fisica, tutte le altre argomentazioni su possibili retroscene e rapporti tra i due lasciano il tempo che trovano,” afferma l’associazione in una nota.

Arcigay Ragusa lancia un appello chiaro a chi diffonde la notizia, inclusi i media e gli utenti online, affinché si attengano rigorosamente ai fatti. Viene duramente criticata ogni illazione su una possibile amicizia tra vittima e carnefice, una circostanza che, in ogni caso, “non rende la violenza meno grave”.

L’associazione condanna anche la violenza verbale e identitaria, come quella di negare che la vittima sia una donna appellandola al maschile, definendo tale atto un’ulteriore forma di violenza.

“Attenetevi a ciò che avete visto: un atto di violenza nei confronti di una donna, sotto gli occhi di chi non ha mosso un dito per aiutarla,” è il monito lanciato.

Ipso Facto e Arcigay Ragusa hanno immediatamente messo a disposizione della vittima le proprie risorse. L’offerta di aiuto include supporto psicologico e legale per ascoltare la donna e assisterla nel percorso di denuncia e riabilitazione.

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9 commenti su “Violenza a Modica Alta: Arcigay Ragusa condanna e offre supporto”

  1. Orazio ispettore privato

    La violenza va condannata sempre e comunque. La violenza è sempre violenza . Certe prospettive e sottolineature possono finire per essere controproducenti e discriminatori . Una persona è stata picchiata in pubblico , questo è il fatto incontrovertibile , le motivazioni non le sappiamo . Generalmente come è ovvio la persona più debole ne fa le spese, ma potrebbe essere anche un uomo . Non fare luce sulle cause , che è comunque attinente alla sfera privata, non ci permette di comprendere se si è trattato di violenza di genere o di pregiudizio . Bah , ad ogni modo , qualcuno potrebbe dirmi dove si trova kaugnat, non ci dormo la notte per la curiosità , sapete di gente che vi è nata e percepisce la pensione? Mera curiosità

  2. Donna mentre è uomo? Se è uomo va chiamato uomo , non basta vestirsi da donna per essere donna , e comunque sono sempre contro la violenza , se mi fossi trovato sul posto avrei bloccato l’energumeno per impedirgli di continuare .

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  3. L’aggressione come dice Orazio va sempre condannata che siano maschi o femmine.
    Invece agli arcigay vorrei dire: giustamente il giornalista deve riportare la notizia per come sono i fatti, però nella Costituzione Italiana è contemplato uomini e donne. Quindi se il giornalista vede qualcosa di diverso è giusto che lo deve specificare. Non ho pregiudizi e tantomeno sono bigotto, ma io da uomo faccio fatica se un ex uomo diventata donna la devo trattare o vedere come una donna. E viceversa.
    Il buon Dio ha concepito la creazione del mondo facendo unire uomini e donne. Fino a qualche ventennio fa concordavamo tutti in questo. Ora sono nate altre cose, che non sono ne uomini e ne donne ed è per questo che va specificata la specie. Senza dovere modificare il linguaggio alla Boldrini quando si parla di uomini o donne, perchè o sei uomo o sei donna. Quindi il giornalista ha fatto bene a specificare la specie, e questo vale anche quando danno le notizie di cronaca tra neri e bianchi. Anche qui o si è neri o si è bianchi, o extracomunitario o italiano.
    Poi è giusto che ognuno vive la propria sessualità nella sua intimità come vuole.

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  4. @Spinello lei non ha pregiudizi???
    Ma se lei in un’articolo passato ha usato l’aggettivo”FRUCIUNI” come fa Ora ha scrivere tale min… bugia???
    Lei non ha pregiudizi lei è il re dei pregiudizi!!!

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  5. Orazio ispettore privato

    Mi si consenta di precisare che “Orazio ” è un altro , non voglio entrare nel merito di quanto dice , perché seguo l ‘altro commentatore con molta attenzione da sempre.

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  6. Fruciuna o froci come detto anche da Bergoglio sono una specie che non sono né uomini e né donne in quanto loro stessi si sentono orgogliosamente diversi. Quindi invece di cambiare il Treccani usando parole astratte e non distintive, vanno chiamati con il loro nome. Il nome è una cosa il pregiudizio è un altra cosa. E poi non mi sembra che ad oggi ci sia una legge che vieti questa parola. Forse dire frocio è da cafone, ma fa parte della lingua italiana.

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