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Ragusa: pensionata truffata per 63.000 euro. Carabinieri individuano e denunciano il presunto responsabile

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Ragusa, 08 Ottobre 2025  – Un abile raggiro telefonico è costato caro a una pensionata residente a Ragusa, che nell’agosto scorso si è vista sottrarre i risparmi di una vita, circa 63.000 euro. Fortunatamente, la tempestività dell’intervento dei Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale e la successiva emissione di un decreto di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Ragusa, hanno permesso di recuperare l’ingente somma e di risalire al presunto truffatore.

Tutto ha avuto inizio con il più classico dei tentativi di “phishing” via SMS. La vittima ha ricevuto un messaggio che simulava comunicazioni del suo istituto di credito, allarmandola con la notizia di un presunto bonifico da 4.900 euro già disposto e invitandola a telefonare immediatamente a un numero per bloccare l’operazione.

Dopo lo spavento iniziale e una chiamata frettolosa al numero indicato, la donna è stata intercettata da un (finto) operatore bancario, che con toni rassicuranti l’ha convinta della necessità di mettere al sicuro i propri risparmi. Mantenendola costantemente impegnata al telefono, i criminali sono riusciti a circuire l’anziana, persuadendola a recarsi allo sportello della propria banca per disporre un bonifico urgente di ben 63.000 euro con un pretesto.

Solo dopo aver completato l’operazione, la pensionata ha iniziato a nutrire dei sospetti, che l’hanno spinta a chiamare i Carabinieri. L’immediatezza dell’azione dei militari della Stazione di Ragusa Principale è stata fondamentale: messi subito in contatto con gli uffici antifrode della banca della vittima e dell’Ufficio Postale di Napoli, destinazione del bonifico, è stato possibile congelare il conto di destinazione grazie anche alla collaborazione dell’Arma partenopea.

La prontezza delle indagini ha portato al sequestro della somma sottratta e, in pochissimi giorni, l’Autorità Giudiziaria iblea ha disposto l’immediata restituzione alla vittima della quasi totalità del denaro. Infatti, chi aveva commesso la frode era riuscito a portare a termine solo piccoli prelievi in contanti prima del blocco.

Le indagini non si sono fermate al recupero della somma, ma sono proseguite per individuare il responsabile del raggiro.

L’attività investigativa ha permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria iblea G.C., 61enne di origine partenopea, per il reato di truffa aggravata continuata. A seguito di una perquisizione domiciliare effettuata nella sua abitazione in provincia di Napoli, l’uomo è stato trovato in possesso della carta Bancoposta utilizzata per effettuare i piccoli prelievi di contante immediatamente successivi al bonifico disposto dall’anziana.

La posizione del 61enne sarà ora valutata nel prosieguo del procedimento penale, come previsto dalla normativa vigente.

La truffa del finto operatore bancario e quella del “phishing” tramite SMS restano tra i metodi più diffusi. Si raccomanda sempre la massima cautela e di non fornire mai dati personali o disporre bonifici su indicazione di contatti telefonici o messaggi inattesi.

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