
CATANIA, 05 Ottobre 2025 – Nell’era dei droni e dell’intelligenza artificiale, c’è ancora chi si affida a forze esoteriche per raggiungere i propri obiettivi, anche se si tratta di azioni criminali. È il caso di una banda di brutali rapinatori, assicurata alla giustizia a Catania, i cui componenti, prima di ogni colpo, chiedevano la benedizione di uno stregone, un senegalese di nome Khalipha Casse.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il commando, guidato da Alberto Caruso, rampollo dei Laudani, pagava Casse per “riti propiziatori” che, a detta dello stregone, avrebbero garantito il successo delle rapine. Nelle intercettazioni, si parla persino di “sacrifici”, che si dicevano venissero compiuti a distanza, dal Senegal, paese d’origine dell’indagato. “Anche domani uccidere, sacrificio, di quello (l’animale, ndr)… lui lo fa”, diceva uno degli indagati.
Khalipha Casse non era solo un consulente esoterico, ma secondo le convinzioni della banda, aveva anche poteri divinatori. Si credeva che potesse sapere se le potenziali vittime avessero davvero le casseforti piene di soldi. In un’intercettazione, Alessandro Sapiente, uno degli arrestati, discuteva con Casse di una rapina a Taormina. I dubbi sull’effettiva disponibilità di denaro, uniti a difficoltà logistiche, fecero saltare il piano. La banda, allora, cercò nuovi obiettivi, come un imprenditore ittico dell’acese, e anche in questo caso, la consulenza del “santone” fu richiesta.
La giudice per le indagini preliminari Carla Aurora Valenti, nel suo provvedimento, ha evidenziato come, per quanto paradossale, l’affidamento che il gruppo riponeva nei rituali di Casse fosse un “elemento coalizzante” della banda. Questo dimostra come le superstizioni e le credenze potessero rafforzare il legame e la fiducia tra i membri del gruppo criminale. In una conversazione intercettata, il senegalese spiegava addirittura un rito da seguire per sfuggire alla vista della polizia: “Tu prima di uscire rimani fermo sul posto e dici questa parola, se avevi un po’ di sabbia o qualcosa e tu fai (soffia) e la butti tu puoi passare davanti a loro non vedono ne Alessandro ne la macchina… puoi andare dove vuoi… Io posso proteggere bene…”.
Anche il capo della banda, Alberto Caruso, già condannato per mafia, si è affidato all’intervento di Casse. In un episodio, Caruso avrebbe deciso di posticipare un colpo a causa di un viaggio, una scelta che ha provocato il malcontento dei complici per il rischio di compromettere il bottino. È probabile che anche questa decisione fosse legata a qualche consulto esoterico.
Gli indagati, in tutto sei, sono finiti dietro le sbarre e, nelle prossime ore, affronteranno gli interrogatori di garanzia nel carcere di Piazza Lanza. Rimane il dato singolare di un’organizzazione criminale che, pur operando in un mondo iper-tecnologico, non ha esitato a rifugiarsi in rituali antichi e credenze irrazionali per cercare un vantaggio sui propri avversari.
Vuoi sapere di più sugli interrogatori di garanzia o sul processo che seguirà?
11 commenti su “L’esoterismo dei rapinatori a Catania: una banda si affida a riti e sacrifici per i suoi colpi”
Io sono il Signore Assoluto creatore dell’intero Universo ed ho potere assoluto su di ogni essere vivente e non.
Chissà con le macumbe quanta strada avrebbero fatto questi bravi ragazzi.
“Dio è morto.”
Nietzsche 1883
“Nietzsche è morto,”
Dio 1900
il consulente esoterico emetteva fattura
Probabilmente sono finiti in manette perchè i sacrifici in Senegal non venivano effettivamente compiuti. Vatti a fidare…
Fra religiosi integralisti e indifferenti ai deboli ed esoteristi imbroglioni dei i nostri borghi, siemu persi.
Siamo in un momento gravissimo della storia dell’umanità.
Religiosi, integralisti, Imbroglioni? Ma va? Peppe, lei che si è abbeverato di menzogne per poi ripete alla lettera ciò che gli hanno imbrogliato adesso parla di menzogne. Momento gravissimo dell’ umanità? Meglio tardi che mai. Vuoi vedere che sarà colpa dell’ utente sig Gino? Scrive sempre a casaccio senza sapere un bel niente.
L’uomo ha una parte spirituale, non affidandosi a Dio , si affidano al santone per colmare il vuoto nello spirito, un bisogno che l’uomo ha , puoi affidarti al santone ,alla maga ,al mago ,a Satana direttamente, con tutti i riti di cui ci informano gli organi di informazione.
Poi ci sono quelli che rimangono con il vuoto , e mai una gioia.
Credo che Ettore C sia lo stesso Gino oppure il suo avvocato difensore. Ma comunque Ettore G, lei ha scritto che lei conosce le persone dietro i nick, ed è stato invitato più volte a confermare se conosce le persone e quindi ci sveli il segreto oppure è il solito millantatore come Gino che lei difende e non conosce nessuno.
Baciamo le mani Ettore C.
Peppe non esistono momenti gravissimi nella storia dell’umanità, il bene ed il male ci sono sempre stati, ma non ce ne accorgiamo, anzi, dopo tanto benessere era ovvio che si sarebbe arrivati ad un momento di difficoltà, così come gli imbroglioni esistono quando ci sono altrettanti fessi che ci cascano, finiti i fessi gli imbroglioni scompaiono, è la stessa metafora del cacciatore e della preda.
Amo Modica per esempio è una preda che si crede cacciatore 😂, a chistu tiatru!
Dal vangelo secondo jack. A chistu tiatru
Ettore C
Somiglia tanto, ma tanto a Mario.
Probabilmente sono gemelli.
Io sarei il sig Gino? Lei Jack cos’è? Il sig Peppe? O l’avvocato del sig Peppe? La conferma che scrive a casaccio. Pensa che hanno bisogno di avvocati? Con tanta ignoranza da parte vostra pensi che qualcuno difenda un’altro? Brutta l’ignoranza. Andiamo oltre l’ignoranza.