
RAGUSA, 27 Settembre 2025 – Quella che doveva essere una normale giornata di lavoro si era trasformata in un incubo lungo dieci anni. Daniele Francione, ex direttore della filiale Unicredit di Santa Croce, è stato assolto con formula piena dall’accusa di usura ed estorsione, mettendo fine a un calvario giudiziario e personale che lo ha segnato profondamente.
L’incubo inizia l’8 maggio 2015, quando la Guardia di Finanza irrompono nel suo ufficio per una perquisizione, estesa poi anche alla sua abitazione. A Francione vengono notificate le pesanti accuse di estorsione e usura. Viene arrestato e posto ai domiciliari, dove rimarrà per sette giorni.
Il 19 settembre scorso, il collegio penale del Tribunale di Ragusa( presidente Vincenzo Ignaccolo), ha pronunciato la sentenza definitiva: “Assoluzione per non aver commesso il fatto”. Una frase che ha spazzato via un decennio di tormenti, tra ansie, umiliazioni e la vergogna del licenziamento bancario subito dopo l’inizio della vicenda.
“Ho pianto tantissimo, di giorno e di notte – commenta il 65enne – . Il caso ha riaperto il tema dei tempi biblici della giustizia”. Parla del presunto complotto che lo avrebbe incastrato e delle intercettazioni interpretate a suo sfavore, ma afferma di aver sempre agito nel rispetto della legge e delle regole bancarie.
Nonostante le ferite, tra cui l’abbandono di amici e colleghi, Francione ha ritrovato la serenità grazie alla sua famiglia e al supporto del suo avvocato Daniele Scrofani. “Sono uscito a testa alta, libero, rinato e con il sorriso ritrovato. Le cicatrici che mi porto addosso non si cancelleranno, ma oggi posso dire di aver vinto la mia battaglia”.













