
e-GEOS ha preso parte all’esercitazione internazionale “BARRACUDA 2025”, tenutasi al largo delle coste di Pozzallo. L’attività, organizzata dalla Guardia Costiera Italiana e dalle Forze Armate della Repubblica di Malta, ha testato le capacità di risposta congiunta a diverse situazioni di emergenza in mare: operazioni di ricerca e soccorso, tutela ambientale, monitoraggio delle acque e sicurezza della navigazione e dei porti.
Su richiesta della Guardia Costiera italiana, e-GEOS è stata coinvolta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), per il quale è attivo un servizio di fornitura ed analisi dei dati satellitari su alcune aree marine adiacenti a piattaforme petrolifere, tra cui quella oggetto dell’esercitazione, con l’obiettivo di individuare tempestivamente eventuali inquinamenti da idrocarburi.
Il contributo di e-GEOS si è inserito quindi nella simulazione della risposta a un’emergenza ambientale, in seguito alla segnalazione di uno sversamento in mare di prodotto petrolifero. In particolare, il team di e-GEOS ha fornito un report sull’area interessata dallo sversamento simulato.
L’individuazione delle chiazze è stata effettuata tramite i satelliti della costellazione COSMO-SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa, per i quali e-GEOS è distributore esclusivo mondiale dei dati a fini commerciali. I report prodotti da e-GEOS includono immagini satellitari SAR dell’area di interesse, coordinate geografiche, numero e dimensione degli sversamenti rilevati, caratteristiche della sostanza inquinante e dati meteo-oceanografici (vento, onde, temperatura superficiale del mare e correnti).
A partire dalla segnalazione di e-GEOS, è stata attivata la risposta congiunta delle strutture operative italiani e maltesi. Obiettivo specifico dell’esercitazione era verificare, con il massimo realismo, l’efficacia dell’organizzazione, il coordinamento tra enti e la rapidità di intervento.
Oltre a e-GEOS, hanno partecipato all’esercitazione “BARRACUDA 2025” la Guardia Costiera Italiana, le Forze Armate Maltesi, Transport Malta, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), la Protezione Civile, Forze di Polizia italiane, Vigili del Fuoco, ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), EMSA (European Maritime Safety Agency), Frontex (Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) e EFCA (Agenzia europea di controllo della pesca). Sono stati impiegati 4 mezzi aerei, 14 unità navali e team specializzati delle diverse organizzazioni coinvolte.