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Monterosso Almo in festa per il suo patrono San Giovanni Battista

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Monterosso Almo – La comunità monterossana si stringe intorno al suo patrono e protettore, San Giovanni Battista, in occasione dei solenni festeggiamenti che stanno animando il cuore del paese. Una giornata intensa, scandita da momenti di fede, tradizione e spettacolo, che richiama tanti fedeli e visitatori. Questa mattina, alle 10.30, si svolgerà il rito della raccolta e benedizione del pane, gesto che unisce devozione e condivisione comunitaria. A mezzogiorno, tra la commozione dei presenti, si rinnova la suggestiva ed emozionante discesa del simulacro di San Giovanni dall’altare maggiore, uno dei momenti più attesi dai fedeli.
La serata sarà dedicata alla celebrazione eucaristica delle 20.00, presieduta da don Marco Diara, cui seguirà, alle 21.30 in piazza San Giovanni, l’atteso concerto di Orietta Berti. L’artista proporrà un viaggio musicale attraverso i suoi 55 anni di carriera con lo spettacolo dal titolo “La mia vita è un film”. La festa continuerà poi con un vivace dj set che animerà la piazza fino a tarda notte.
I festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista confermano, ancora una volta, il profondo legame tra Monterosso Almo e le sue radici religiose. Interessante una ricerca storica sulla storia della festa fatta dal professore e storico monterossano Angelo Schembari :Lo svolgimento della festa di San Giovanni a Monterosso è documentata nei secoli : l’uno settembre del 1559 “Joanni di Pietro di Stefano si obbliga e promette di sanare un debito entro la festa di San Giovanni” come riportato dall’atto del notaio Pasquale Minardo.
Nella visita pastorale del 6 dicembre 1581 il vescovo Giovanni Horosco de Horses annota che nella chiesa di San Giovanni si trova “un’immagine rilevata di S. Giovanni Battista che si conduce nel suo giorno” e “una vara rustica con la quale si conduce l’immagine di S. Giovanni ”.
Il 16 agosto del 1699 i procuratori e i rettori della chiesa di San Giovanni chiedono al Tribunale del Sant’Uffizio l’autorizzazione “come è stato solito ogni anno di solennizzare la festività del glorioso San Giovanni Battista”.
Nel 1795 la processione dal 29 agosto viene spostata “nel primo giorno festivo” successivo, cioè la domenica, perché mancava la gente in quanto impegnata nei lavori in campagna.
Nel 1836 Paolo Barresi al passaggio del Santo davanti la sua abitazione, dona come ex voto per la grazia ricevuta, una testa di cera ricalcata sulla testa del figlio Vincenzo che è stato guarito da una grave malattia.
Per la festa del 1925 tra le note di spesa ci sono 350 lire come anticipo “ per la costruzione d’un apparecchio onde scendere il Patrono S. Giovanni dalla sua cappella” e 900 lire per l’acquisto di “ un asino per la questua in campagna”.

Foto storica della processione di San Giovanni Battista a Monterosso Almo.

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