
Un biglietto scritto a mano, lasciato tra i libri della biblioteca comunale Quasimodo di Modica, racchiude tutta la gratitudine di una studentessa (o di uno studente) verso un luogo che non è solo spazio di studio, ma anche rifugio di serenità. «Ringrazio infinitamente la Biblioteca per la calorosa accoglienza durante questo periodo di studio» — si legge nel messaggio. Parole semplici ma dense di significato, che testimoniano quanto l’ambiente possa fare la differenza nel percorso accademico. La biblioteca, infatti, non è solo una raccolta di testi e manuali, ma un luogo vivo, fatto di silenzi condivisi, concentrazione, aiuto reciproco e rispetto. Come ricorda l’autore del biglietto, anche i piccoli gesti di supporto, la disponibilità del personale e l’ordine degli spazi possono diventare fondamentali per affrontare gli anni universitari con più serenità. Questo ringraziamento spontaneo diventa così il simbolo dell’importanza delle biblioteche, non soltanto come contenitori di sapere, ma come veri e propri centri di comunità. In un’epoca in cui la vita universitaria è sempre più frenetica e digitalizzata, un luogo accogliente, capace di offrire tranquillità e sostegno, resta un punto di riferimento imprescindibile.













