
La potenza del vento ha divelto tetti, distrutto veicoli e rovinato finestre e arredi, rendendo di fatto alcune abitazioni non agibili. Danni anche alla villetta dove risiede coi genitori l’assessore alle Politiche Ambientali, Samuele Cannizzaro. La gravità della situazione ha richiesto il pronto intervento dei Vigili del Fuoco e dei volontari della Protezione Civile di Modica, che hanno operato per mettere in sicurezza le zone colpite e assistere i residenti.
“Le autorità hanno già avviato la conta dei danni per predisporre le procedure di risarcimento – dice il parlame ntare regionale, Ignazio Abbate – . Ho già parlato col responsabile provinciale della Protezione Civile, dott. Blandini, e quello regionale, ing. Cocina per coordinare gli interventi e le segnalazioni. Al rientro in Parlamento farò in modo che, prorogando il termine, anche questo evento calamitoso venga fatto rientrare tra i ristori già stanziati dalla Regione per gli eventi compresi tra il primo gennaio 2023 e il 31 luglio 2025. L’obiettivo è garantire un sostegno economico a coloro che hanno subito perdite”. La comunità si stringe intorno alle famiglie colpite, mentre le operazioni di messa in sicurezza continuano senza sosta.














14 commenti su “Trombe d’aria a Modica: case distrutte e ingenti danni, si lavora per i ristori”
Ristori arrivati addirittura prima della tempesta
Spero che i soldi verranno stanziati con estrema oculatezza: d’accordo aiutare chi ha realmente una casa inagibile, ma far rientrare anche l’arredo piscina nuovo a qualche eletto con soldi della regione, anche no. Così tanto per dire, dato che se ne vedono oramai di tutti i colori e forme.
Giorgia e Ignazio ora ci manderanno i ristori😋
fatto ricco mi ci ficco 😂
Maccu è ciu cuntentu ca no fattu riccu mi ci ficcu su i fammmacisti, industri re liquidi insomma eni ‘nfutticumpagni
I suppellettili volano
Gli alberi volano
La stupida invece è fortemente ancorata .
Chi non ha niente non ha diritto ad aver rimborsato niente, mentre chi è ricco, magari giardinetto, piscina, barbecue e tettoie extralusso direi un bel 110% e senza limiti per metterci al sicuro. Naturalmente pagheranno poi tutti e gli evasori saranno esonerati, mi sembra giusto. L’economia deve girare 😂
L’onorevole è stato subito informato e pare sia stato presente nei sopralluoghi effettuati. Essendo lui in esperto nell’acchiappare i soldi anche quando la tromba d’aria passa a km di distanza. Chi facci ri c….
Ma ci sono stati danni a qualche serra?
Niente da fare per i danni del ciclone Athos..
Modica è un grande ristorante 😂
Ma Amo Modica, almeno mangia qualcosa? Magari un antipastino freddo? Niente?
Danni ingenti…?
E che problema c’è, basta seguire lo stesso iter di Gnazio per i suoi terreni in territorio di Ragusa.
L’importante, lo tengano a mente i danneggiati, non fare come i cittadini della Vignazza, colpiti dall’alluvione del 2017 che nonostanti I VERI DANNI per farsi rimborsare 10 euro, ne dovevano spendere 100 in relazioni tecniche, per dire…
Si potrebbe fare come in Emilia Romagna, che dopo l’alluvione ancora aspettano i rimborsi. Forse c’era Gnaziu anche in Emilia Romagna???? !!! Oppure come per il terremoto ad Amatrice, ci sono paesi che non sono state rimosse neanche le macerie. C’era Gnaziu pure lì??? Oppure quel ponte in Sardegna dell’alluvione del 97, tutto fermo.
l’Italia è questa, corruzione, raccomandazioni, debito, e lavori mai compiuti. E mai completati. E non c’è corrente politica che pensa per i cittadini.
Oggi a Modica Bassa ho visto in una macchina (un macchinone per la verità) due degli inquisiti. Il terzo che stava dietro non ho visto chi era. Spero e voglio credere che un giorno cambierà quel ghigno da stronzetti mafiosetti ! E semmai non ci fosse la giustizia terrena ce ne sarà un’altra! Ricordatevelo!
@ Luca;
I danni da “nubifragio” del 2017, erano da imputare a chi è sceso nel letto del torrente ed a chi ha dato l’autorizzazione per farlo.
Nonostante 2 esposti, di cui uno corredato di molte decine di foto, prima e dopo l’evento..non se ne è saputo nulla.
Pare che la Magistratura si sia messa di spalle per non vedere i fatti.