
Chiaramonte Gulfi – Sono le 4,30 del mattino e, mentre il sole ancora sonnecchia dietro i monti Iblei, 500 atleti provenienti da 8 nazioni si radunano davanti all’Antica Stazione di Chiaramonte Gulfi. È l’inizio della XVII edizione della Maratona Filippide, una gara che va ben oltre la competizione sportiva. Così come affermato dagli organizzatori è un viaggio nella storia, nella fatica e nella bellezza del territorio ibleo. Questa maratona prende ispirazione infatti dall’antico messaggero greco Filippide, che corse da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria sui persiani. Così, anche oggi, gli atleti ripercorrono un’epopea fatta di resistenza e passione, partendo nel silenzio dell’alba e dirigendosi verso il mare, con arrivo fissato a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina.
La corsa attraversa paesaggi mozzafiato: colline assolate, strade di campagna, uliveti secolari e antichi borghi, con un tracciato che non è solo sfida fisica ma anche una vera esperienza emozionale. Chiaramonte Gulfi, conosciuta come il “balcone di Sicilia”, con il suo sindaco Mario Cutello ha accolto con entusiasmo atleti e accompagnatori, trasformando l’evento in una vera e propria festa di sport e cultura. “Chiaramonte è VIVA”, si legge in uno degli striscioni esposti lungo il percorso: una frase che sintetizza perfettamente lo spirito di questa giornata straordinaria. Il successo della XVII edizione conferma la Filippide come uno degli appuntamenti più originali e sentiti del panorama sportivo siciliano, capace di unire le persone nel nome della fatica condivisa e della bellezza del territorio. Un plauso va agli organizzatori, ai volontari e a tutti gli atleti che, con il loro impegno, hanno dato vita a un’alba diversa, memorabile, dove il silenzio dell’inizio si è trasformato in un’esplosione di emozioni all’arrivo. Nella foto notturna il primo cittadino di Chiaramonte Gulfi che dà il benvenuto ai 500 atleti presenti alla maratona.