
Comiso – Con una nota inviata ieri mattina alla presidente del Libero consorzio comunale di Ragusa, Maria Rita Schembari, le associazioni di categoria e sindacali della provincia di Ragusa (Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop Sicilia, Sicindustria) hanno manifestato la propria profonda preoccupazione in merito agli sviluppi – ancora attesi – relativamente al futuro dell’aeroporto di Comiso. A seguito della riunione del tavolo tecnico tenutasi lo scorso 14 luglio, erano stati condivisi due obiettivi fondamentali: lo svolgimento di un incontro con il consiglio di amministrazione della Sac, successivamente all’assemblea dei soci prevista per il 25 luglio; l’avvio di un’interlocuzione formale con la compagnia aerea Ryanair, al fine di esplorare la possibilità di una trattativa volta al rafforzamento delle rotte sull’aeroporto degli Iblei. “A oggi, a distanza di diversi giorni – è chiarito nella nota inviata alla presidente – si rileva che tali impegni non hanno ancora avuto concreto seguito. In considerazione del tempo ormai ristretto a disposizione, si sottolinea il rischio che ulteriori ritardi possano compromettere in modo irreversibile la programmazione della stagione estiva 2026, arrecando danni gravissimi alla crescita economica, turistica, commerciale e produttiva dell’intero territorio provinciale”. Ecco perché le associazioni hanno rivolto un appello urgente per la riconvocazione del tavolo tecnico, al fine di aggiornare tempestivamente tutte le parti interessate e condividere una linea d’azione comune e risolutiva. “Siamo certi – conclude la nota – che la presidente Schembari saprà accogliere con la dovuta attenzione questo appello, nella consapevolezza che la crescita e lo sviluppo del nostro aeroporto rappresentano una priorità improrogabile e che le decisioni attese non ammettono ulteriori rinvii”.
1 commento su “Associazioni di categoria e sindacali preoccupati sul futuro dello scalo comisano”
Ben svegliati signori! E adesso che la campagna turistica è saltata che si fa? Che fate?