
Vittoria – Il gruppo consiliare della Democrazia Cristiana si fa portavoce del grido di allarme dei cittadini che da mesi convivono con una crisi idrica che ha ormai perso ogni carattere di emergenza per trasformarsi in una drammatica quotidianità.
È proprio per affrontare questa situazione con la serietà che merita che siamo stati promotori di una seduta del consiglio comunale con all’ordine del giorno il tema della crisi idrica. In quella stessa seduta, abbiamo chiesto la presenza di Siciliacque, affinché l’azienda chiarisse la natura e l’origine dei disservizi, e si assumesse, laddove necessario, le proprie responsabilità.
Purtroppo, ancora una volta, abbiamo dovuto registrare l’assenza del sindaco, il quale ha preferito un viaggio non istituzionale a Palermo, in compagnia NON del suo assessore di riferimento, ma di un consigliere comunale. Una trasferta che, al netto dell’effetto scenico, non ha prodotto alcun risultato tangibile per i cittadini.
La città non può più aspettare. La misura è colma.
Per questo, ci facciamo promotori di un censimento cittadino: invitiamo tutti i residenti di Vittoria e Scoglitti che stanno subendo la mancanza d’acqua a segnalarci la loro situazione. Vogliamo dare voce a chi è costretto a ricorrere, a proprie spese, alle autobotti pur continuando a pagare un canone idrico forfettario.
Chiediamo al sindaco di mantenere una delle promesse fatte in campagna elettorale: esonerare dal pagamento del canone idrico i cittadini che, di fatto, non ricevono acqua. In alternativa, proponiamo che i giorni in cui l’erogazione non è garantita vengano scalati proporzionalmente dal canone annuo. Un canone che, lo ricordiamo, è ancora forfettario dato che (altra promessa in attesa di essere mantenuta) non sono ancora stati installati i contatori idrici.
La DC continuerà a vigilare e a battersi affinché il diritto all’acqua – un bene primario e inalienabile – venga rispettato, tutelato e garantito a tutti i cittadini.